Edoardo Franco, l’ex rider di Varese in finale a Masterchef. Ma ha già vinto

VARESE – Ci sarà anche Varese nella serata finale di Masterchef 12, in onda stasera, 2 marzo, dalle 21.15 su Sky Uno e Now TV. Uno dei quattro finalisti è infatti il varesino Edoardo Franco, 26 anni, disoccupato dopo aver vissuto quattro anni ad Amburgo facendo il barman, il cameriere e il “rider” per le consegne in bicicletta. A contendersi con lui la vittoria ci saranno la vietnamita Hue Dinh Thi, 27 anni, project assistant a Firenze; Mattia Tagetto, 38 anni di Bolzano, gestore di un’enoteca, e il giovanissimo Antonio “Bubu” Gargiulo, 19 anni, studente di archeologia originario di Vico Equense anche se vive in Sardegna.

Edoardo ha già vinto

Comunque vada sarà un successo. Edoardo di Varese è forse il più inaspettato dei finalisti, ma è anche già il più popolare degli aspiranti Masterchef della dodicesima edizione. Con oltre 57mila follower su Instagram ha già sbancato la virtuale “classifica” dei partecipanti più seguiti, davanti al suo “gemellino” Leonardo Colavito, con cui si è inventato la coppia degli “Ardos”. Staccatissimi tutti gli altri. Segno che con la sua esuberanza e il suo stile anticonformista, un po’ da “figlio dei fiori”, Edoardo ha conquistato proprio tutti. Ed è già una vittoria, al di là del risultato che decreteranno nella tarda serata di oggi i tre giudici del talent show culinario di Sky, Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli, varesotto anche lui, di Corgeno.

Il personaggio

Di certo l’aspirante chef di Varese è il personaggio più originale della dodicesima edizione di Masterchef. Giramondo, appassionato di rap e di musica elettronica, che produce sotto lo pseudonimo di Franco Carisma, Edoardo si è diplomato all’alberghiero ed è fin da bambino appassionato di cucina. In quella di Masterchef è entrato dichiarando testualmente «Dopo essermi buttato via, eccomi qua». “Abbonato” al temutissimo Pressure Test sin dalle prime puntate, è uscito alla distanza anche in cucina, ma la sua forza è lo stile. Dal look estroso – capelli a caschetto, baffi anni ’70, camice sgargianti e salopette – fino ai modi da “vitellone”, con i suoi cori in balconata e ripetuti “daje raga” per spronare i compagni di avventura. Con la sua empatia Edoardo ha conquistato il pubblico da vero showman e ha scardinato ogni convenzione dello show. Come quando nell’ultimo Pressure Test ha denominato un piatto riuscito male “Ho fatto schifo”, facendo imbestialire chef Bruno Barbieri. Non senza far uscire il suo lato umano, come quando ha parlato dei problemi del padre: «Enrico, ma io lo chiamo Ico, il padre amico. Mio padre c’è sempre per me ma non è realmente in grado di darmi un sostegno morale, perché mio padre soffre d’ansia, di depressione ed è bipolare. Quindi sono più io che aiuto lui». Il tutto senza volersi far compatire ma sempre con il sorriso sulle labbra. Ecco perché, con il suo personaggio a tutto tondo, Edoardo rimarrà nel cuore dei fedelissimi spettatori di Masterchef. Ha già vinto lui.

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