Elezioni a Legnano, più incognite che certezze. A sinistra sale la tensione

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LEGNANO – Acque agitate nel “cartello” che la sinistra legnanese cerca di comporre per sostenere un proprio candidato a sindaco di Legnano nelle prossime elezioni amministrative. La riunione di ieri sera, mercoledì 18 dicembre, nella sede di via Bramante del PD fra questo, Italia Viva, Alternativa Popolare e le liste civiche Legnano Cambia e Insieme per Legnano, oltre a registrare l’assenza di Legnano al Centro, con ogni evidenza destinata a smarcarsi, si è svolta in un clima che chi vi ha preso parte definisce «tutt’altro che tranquillo». Nel corso della riunione sarebbero emerse differenze importanti, forse insanabili, fra alcuni degli attori, al punto che è lecito attendersi, dopo Legnano al Centro, l’uscita di altri di essi. In giornata si riuniranno i direttivi di alcune delle liste citate (stasera, ad esempio, Legnano Cambia) ed è probabile che domani se ne saprà di più; ma appare certo che l’accorpamento delle forze auspicato dal PD intorno a sé non sta andando nella direzione auspicata dai dem. C’è chi parla di delusione e chi di scelte ideologiche difficili da accettare.

Il PD punterebbe a candidare sindaco una donna

Appare dunque sempre più lontano l’obiettivo, ribadito da Antonio Guarnieri di Legnano Cambia a Malpensa24 in una intervista di pochi giorni fa, di presentare alle elezioni un fronte civico compatto e nello stesso tempo allargato a più liste possibile, nello spirito del Comitato Legalità. Legnano Futura e Movimento X Legnano, come noto, hanno già aderito alla Costituente Civica di Franco Brumana, ad oggi l’unico candidato certo in lizza. Mentre dalla sinistra legnanese emergerebbe l’intenzione di puntare su una donna. Fino a pochi giorni fa, il nome che girava era quello di Monica Berna Nasca, già consigliere comunale del Partito democratico a Legnano e attuale assessore alle Politiche e servizi sociali di Dairago. Ora però Via Bramante punterebbe su Anna Pavan, da sempre legata all’associazione Polis ed ex direttore generale dell’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) di Pavia. Una possibile alternativa sarebbe Barbara Delfini, già presidente della Fondazione Sant’Erasmo.

Bocche cucite nel centrodestra. E spuntano le sardine

Sul fronte opposto il centrodestra, confermata l’alleanza tra Lega, FI e FdI che portò alla vittoria due anni fa, conferma la volontà di lavorare sottotraccia dopo l’annus horribilis che va chiudendosi. Difficile ottenere interviste, o anche solo strappare una dichiarazione ai rispettivi segretari e responsabili cittadini. Qualunque sia il volto destinato a prendere sui manifesti elettorali il posto di Gianbattista Fratus, secondo alcuni osservatori per il centrodestra legnanese le Amministrative del 2020 sarà all’insegna dell’“o la va, o la spacca”: nel senso che, se la Lega e i suoi alleati non riuscissero a ottenere la maggioranza assoluta dei consensi al primo turno, il conseguente ballottaggio li esporrebbe a grossi rischi, anche in caso di maggioranza relativa strappata al primo turno. Sul voto, infine, pesano le incognite dei Cinque Stelle e delle “sardine”, fresche di comparsa sulla scena cittadina: ci si chiede quanta parte potranno rappresentare dell’elettorato e in che direzione andranno i loro sostenitori.

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