Botte nel bosco a Samarate: «Christina non sapeva niente, è rimasta in auto»

christina bertevello

SAMARATE – Ha risposto alle domande del gip Piera Bossi per circa un’ora e mezzo Christina Bertevello (nella foto), 23 anni, influencer trevisana molto nota negli ambienti della musica trap, finita nei guai lo scorso 13 dicembre per una vicenda che, però, adesso assume dei contorni diversi da quanto inizialmente emerso. «Christina non ha partecipato al pestaggio nel bosco di Samarate – spiega il legale Stefano Bettinelli – E’ sempre rimasta in auto. Ha visto soltanto una scena relativa a una discussione concitata. E’ scesa dalla macchina per pochi istanti e il fidanzato l’ha subito invitata a risalire».

Nessun debito di droga, fu un prestito

La vicenda è notissima e parte da una rapina a Somma: Daniele Del Monte –24 anni di Luino, considerato «Pericoloso» dagli inquirenti –  rapina «Minacciandolo con una pistola per quasi un’ora» Omar Ampolo, 22 anni, fidanzato dell’influencer che ieri, mercoledì 18 dicembre è comparsa davanti al gip di Busto per l’interrogatorio di garanzia. Il ruolo della star di Instagram appare marginale a questo punto. «Non voglio minimizzare l’accaduto – dice il padre della ragazza – Ma se non fosse stato per quel maledetto spirito da crocerossina di Christina lei sarebbe completamente estranea alla vicenda. Non sono stato malleabile con mia figlia; oggi i ragazzi pensano che la realtà sia quella dei social, ma non è così. Detto questo il suo ruolo è stato marginale, anzi forse anche meno». I protagonisti della vicenda in realtà sono altri. Del Monte e Ampolo, che davanti al gip si è avvalso della facoltà di non rispondere lo scorso lunedì 16 dicembre, e Mattia Crosta, il 18enne sommese portato e picchiato nei boschi di Samarate. Il giovane ha avuto 6 giorni di prognosi e, stando alle parole degli altri coinvolti, non è stato la vittima sacrificale che è apparsa all’inizio. «Tese un’imboscata a Ampolo – spiega Bettinelli – Erano amici fraterni. Fu Crosta ad attirarlo nella trappola della rapina». Il fatto accaduto nei boschi di Samarate fu una punizione, neanche tanto feroce stando all’avvocato, per l’imboscata della rapina. «Certo siamo d’accordo che Ampolo non avrebbe dovuto farsi giustizia da solo – spiega l’avvocato – Ma i fatti sono molto più complessi da quanto emerso sinora». In tutto questo la figura dell’influencer è sullo sfondo. «Non assistette né partecipò al pestaggio – spiega l’avvocato – E quando andarono a casa di Crosta per prendere i famosi 800 euro, che non erano il compenso per il debito di droga, masi trattò della restituzione di un prestito, lei era addirittura su un’altra auto. Christina non ha avuto alcuna parte attiva nella vicenda». Lo stesso gip nell’ordinanza eseguita il 13 dicembre scrive che l’influencer ebbe un «ruolo ancillare nella vicenda». Resta comunque la severità del padre nei confronti della star dei social.

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