SAMARATE – Si presenta ufficialmente il gruppo che si pone come l’alternativa di centrosinistra per le prossime elezioni: “Cambiare si può a Samarate”, che nasce da un lavoro iniziato lo scorso novembre. Gli incontri di questi mesi hanno unito diverse persone ma soprattutto le idee: ne è derivato un programma in 12 punti che sarà presentato nel prossimo incontro, domani 22 gennaio al Caffè Teatro di Verghera.
Progetto per tutta la città
Qualche giorno dopo la presentazione del simbolo del gruppo “Alternativa per Samarate” da parte del movimento Articolo uno – MDP, è ancora il centrosinistra che continua a farsi avanti a Samarate per le amministrative di maggio, con un progetto «per tutta la città, non per un suo pezzo – spiegano dal gruppo – in cui le persone che si sono impegnati in consiglio negli ultimi anni si sono detti disponibili a fare un passo indietro, partecipando, ma pronti a lasciare spazio a tutte le idee». E ai primi incontri di questi mesi hanno infatti partecipato le tante forze della sinistra sul territorio, ma anche appartenenti alle liste civiche e qualche voce del centrodestra: ma a guidare le serate «sono state proposte e idee, non persone e partiti» aveva spiegato Rossella Iorio, alla guida del Pd cittadino.
Candidato entusiasta e competente
Un appello dunque per riunire «persone di buona volontà» per lavorare su punti precisi: più pulizia e decoro nelle strade e nelle piazze, maggiore attenzione alle scuole, manutenzioni delle strutture pubbliche, vicinanza e sostegno alle associazioni, più cura dei luoghi in cui si pratica sport, maggiori attenzione alle famiglie e alle loro necessità, più cultura e vivacità. Un gruppo guidato da un candidato a sindaco non ancora annunciato, ma che «sarà capace di entusiasmo e passione, unite a grande competenza e conoscenza della città». Ora, secondo il gruppo, «è tempo di mettersi in gioco, per occuparci del futuro della nostra città, dove abiteranno le nuove generazioni e i nostri figli. Noi vogliamo metterci la nostra faccia e il nostro impegno per Samarate».