ll Pd di Samarate riparte da Iorio. E in sala c’è Montani di Forza Italia

pd samarate iorio

SAMARATE – Rossella Iorio è stata ieri 18 novembre riconfermata alla segreteria del Pd del circolo di Samarate, che quest’anno raggruppa anche Ferno e Lonate Pozzolo. Una rielezione che è una scelta di continuità soprattutto in vista delle elezioni comunali del prossimo maggio proprio a Samarate, e per cui proprio nei giorni scorsi, al Caffè Teatro 2.0 di Verghera, sono state messe sul tavolo le prime idee per riorganizzare l’alternativa elettorale all’uscente centrodestra.

Scelta di continuità

La novità di quest’anno è il raggruppamento con i Comuni di Ferno e Lonate, centri «dalle problematiche simili, per cui lavorare in sinergia può essere utile» sostiene la neo segretaria Rossella Iorio. Riguardo al suo rinnovo alla guida del Pd samaratese, parla di «una rielezione di concerto, un’evoluzione naturale del buon lavoro che tutto il gruppo ha fatto in questi anni a Samarate. Logico dare continuità per le elezioni». Il dopo Tarantino è quindi il pensiero primario: ne è una prova il successo della serata al Caffè Teatro 2.0 dove le tante forze politiche presenti sul territorio nell’area del centro sinistra hanno mostrato di essere già attive, insieme alle liste civiche ma anche a qualche voce del centrodestra deluso.
«Non dovrei commentare infatti questa serata da sola: è stato un risultato raggiunto con le forze politiche con cui in questi quattro anni abbiamo lavorato, d’accordo di volta in volta su vari temi».

In campo le idee

Tanta la partecipazione della cittadinanza, con gli interventi tra gli altri di Pino Santangelo, Consuelo Sozzi, Alessandro Ferrazzi, Paolo Bossi, Maurizio Mazzucchelli, Mario Zocchi. E qualcuno di extra, come il consigliere Albino Montani, volto noto di Forza Italia a Samarate degli ultimi vent’anni. Un dialogo con i berlusconiani? «Noi parliamo con le singole persone, in questo momento usciamo fuori dai classici schemi della politica senza mettere davanti i simboli o i partiti, ma le idee».
Una serata da cui non escono quindi fuori candidati o un vero e proprio programma politico, ma piuttosto dei punti progettuali: «Mettiamo prima dei temi sul tavolo, con la disponibilità ad aggiungerne altri», se dal confronto con la cittadinanza dovessero venir fuori delle necessità. La linea sicura del Pd è quindi quella dell’alternativa all’amministrazione uscente: «In questi quattro anni di opposizione – continua la Iorio – abbiamo fatto comunque politica: alle persone ora mettiamo a disposizione la nostra esperienza aggiungendo quello che in questi anni è mancato: lo scambio di opinioni e la partecipazione, senza nessuna decisione calata dall’alto».

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