Elezioni, c’è “Gallarate al centro”. Romano: «Liberi contro tutti»

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GALLARATE – C’è il nome della lista, il simbolo e il candidato sindaco: Pietro Romano naturalmente. Ora è ufficiale: l’avvocato penalista – noto in città per aver aver difeso i Sinti nella prima fase dello sgombero e per aver denunciato con un anno di anticipo la tangente al quadrato di Nino Caianiello – ci riprova. Dopo l’esordio in politica del 2016, sarà in corsa per le Amministrative 2021 a Gallarate con il simbolo di “Gallarate al centro”, lista civica che gode del sostegno del senatore Gianluigi Paragone (Italexit) e del Popolo della famiglia.

Un’onda che si propaga

L’ingresso di Romano nella corsa elettorale vuole avere l’effetto di un terremoto. Proprio come il simbolo della lista, le onde sismiche sono pronte a propagarsi dal centro fino a raggiungere le periferie “per dare una vera alternativa al centrodestra e al centrosinistra” da cui Romano si vuole tenere alla larga. “Vogliamo valorizzare il centro, che ha perso il suo appeal, e tornare a dare importanza ai rioni, completamente abbandonati”.

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Contro tutti

Romano negli ultimi anni ha contrastato duramente le politiche messe in atto dal sindaco uscente Andrea Cassani. Ma non per questo si allinea sul fronte opposto con la candidata del centrosinistra Margherita Silvestrini. Tutt’altro. “Gallarate al Centro” annuncia già da ora che in caso di ballottaggio non sosterrà nessuno. L’obiettivo è entrare in consiglio comunale con una voce “libera e non interessata alle poltrone”. Secondo il candidato sindaco, il centrosinistra non ha saputo garantire ai gallaratesi una voce forte e autorevole capace di opporsi a ciò che avveniva in maggioranza. Soltanto per fare due esempi, Romano ricorda la debolezza con cui ha contrastato il sistema di potere di Caianiello sin dalla prima condanna per concussione sulla vicenda Esselunga e la questione Sinti: “Difenderli toglie voti e così si sono ben guardati dal farlo. Il risultato è che oggi occupano case popolari tolte ai cittadini gallaratesi bisognosi mentre il loro campo è diventato una discarica a cielo aperto”.

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