Una lista per le elezioni a Gallarate. La firmano l’avvocato Romano e Paragone

GALLARATE – “Confermo, sono in corso contatti”. Di più non dice Gianluigi Paragone, senatore varesino e leader di ItalExit, il movimento politico che ha fondato dopo aver sbattuto la porta in faccia ai Cinque Stelle. I contatti di cui sopra sono con l’avvocato Pietro Romano, che a Gallarate presenterà una sua lista con lui come candidato sindaco. Un ritorno sulla scena politica, questo di Romano, che cinque anni fa partecipò alla gara elettorale per Palazzo Borghi. Non ebbe successo. Ma a quanto pare non si è scoraggiato e, ora, a una manciata di mesi dal voto, cerca alleanze importanti, quanto meno per la notorietà nazionale del suo interlocutore.

Gallarate al centro

“Gallarate al centro” potrebbe essere il nome della futura formazione politica, che si colloca fuori dagli schieramenti tradizionali, anzi, ne sarà antagonista quanto meno nel perimetro gallaratese. “Né a destra né a sinistra” è lo slogan che gira in queste ore, benché quella collocazione “al centro” rischia di trarre in inganno; ma evidentemente non si tratta di una collocazione politica (Paragone al centro, figurarsi) bensì di uno slogan per mettere la città al centro degli interessi amministrativi e politici.

Ufficialità nel fine settimana

Oggi, giovedì 29 aprile, si è tenuto un primo incontro tra Romano e gli emissari regionali di Paragone. I due potrebbero però incontrarsi nei prossimi giorni per ufficializzare l’intesa. E se intesa sarà, ne vedremo delle belle. Perché Romano non è uno che le manda a dire. Né esita ad assumersi responsabilità personali nel denunciare ciò che ritiene ingiusto o, peggio, illecito. Un episodio su tutti: il suo racconto ai magistrati per una vicenda edilizia in via Mazzini, dalla quale generò la famosa “tangente al quadrato” dell’inchiesta Mensa dei poveri. Senza dimenticare le sue battaglie a favore dei Sinti e di alcuni clochard, di cui si è fatto portavoce e strenuo difensore.

Il faccia a faccia Paragone Cassani

Gianluigi Paragone è noto. ItalExit sta crescendo, non solo per le numerose apparizioni televisive del suo fondatore, quanto per il merito di tesi che, in qualche modo, fanno proseliti. Memorabile il suo a faccia a faccia di due anni fa con il sindaco Andrea Cassani, quando Paragone era ancora schierato con i pentastellati. Un diverbio in piazza proprio attorno all’inchiesta giudiziaria Mensa dei poveri e al ruolo amministrativo di Nino Caianiello. Esplicito l’invito al primo cittadino a dimettersi.

Più di una spina nel fianco

Non resta che attendere gli sviluppi delle trattative in corso. E ai partiti che prenderanno parte alla contesa elettorale d’autunno non rimane che valutare quale potrà essere l’impatto di una lista che, dato il carattere politico dei suoi promotori, finirà per rappresentare qualcosa più di una semplice spina nel fianco. Anche se Gianluigi Paragone esclude una sua presenza in lista a Gallarate: “Sono impegnato su altri versanti. Non credo proprio che ci sarò”.

Scontro in piazza tra Paragone e Cassani. Il sindaco: “Non escludo le dimissioni”

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