Sinti, scontro tv Romano-Cassani. «Imbroglia i cittadini». «Stia attento a come parla»

Sinti romano cassani

GALLARATE – Scontro a distanza tra Andrea Cassani, sindaco di Gallarate, e il legale dei Sinti, Pietro Romano. Il primo, ospite negli studi Mediaset di Mattino 5 a Milano, il secondo in collegamento davanti alle case popolari che, nelle prossime settimane, verranno assegnate provvisoriamente (fino a settembre) alle prime cinque famiglie sgomberate lo scorso novembre dall’ex campo nomadi di via Lazzaretto.

Le case popolari ai Sinti

«E’ accaduto esattamente ciò che dicevamo da mesi: dopo uno sgombero ingiusto il funzionario ha rispettato la legge», ha detto l’attivista politica Dijana Pavlovic. «Alcune famiglie Sinti sono andate in Comune e sono passate davanti in graduatoria per ottenere la casa popolare». «Se fossi stato scavalcato anche io mi arrabbierei, ma non è colpa nostra», ha aggiunto Pino, portavoce della Comunità Sinti di Gallarate. «Ringraziamo per queste case, eravamo in mezzo a una strada».
Il primo cittadino ha spiegato che si tratta soltanto di 5 famiglie («Le altre 10 non hanno avuto il pudore di presentarsi, probabilmente non avevano bisogno come dicevano») per le quali il Comune ha messo a disposizione un alloggio emergenziale fino al 30 settembre a fronte del pagamento delle utenze e del canone di affitto. «Il mio funzionario ha esercitato una sua facoltà, ovvero l’assegnazione in deroga temporanea».

Scontro Cassani-Romano

«Altro che straricchi, altro che i macchinoni e la Jacuzzi: queste persone sono balzate in avanti in graduatoria perché ne avevano diritto», ha detto Romano, accendendo la miccia. «Tutto questa vicenda è un problema creato dal sindaco per un’azione che il tribunale di Busto Arsizio ha  dichiarata abusiva». Non è mancata la risposta di Cassani: «Faccia l’avvocato e non politica: nel 2016 si è candidato contro di me e ha preso il 2 per cento. Il tribunale per ben tre volte ha dato ragione al Comune di Gallarate. Io ho la legge e il consenso popolare dalla mia parte, faccia dunque l’avvocato nei tribunali e non nelle piazze». Lo scontro verbale è terminato a voci sovrapposte. «Lei imbroglia i cittadini», ha attaccato Romano. «Stia attento a come parla», ha ribattuto Cassani.

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Sinti romano cassani – MALPENSA24