Riceviamo e pubblichiamo:
“Forza Italia, con lo spirito di responsabilità e di lealtà alla coalizione che l’ha sempre contraddistinta sostiene in modo unitario e con convinzione Emanuele Antonelli nella corsa per la presidenza di Villa Recalcati e si è impegnata a raccogliere le firme di molti amministratori locali per presentare la sua candidatura. Smentisco, con decisione, – sottolinea Giuseppe Taldone, coordinatore provinciale azzurro f.f. – alcune ricostruzioni stampa apparse in un recente articolo che non corrispondono alla volontà del nostro partito.
Riguardo poi a possibili ingerenze esterne rispetto all’operato dei nostri commissari ribadisco, una volta di più, la nostra soddisfazione per l’impegno e la passione profusa dai nostri dirigenti non accettando illazioni di alcun genere mirate a creare confusione e tensioni. C’è, in questa fase come sempre del resto, da parte di tutti i militanti il massimo impegno e concentrazione per le prossime due sfide che ci attendono ovvero l’elezione per presidenza della provincia di Varese di fine gennaio e le elezioni regionali di febbraio in cui saremo protagonisti nel segno, come sempre, dell’unità del centro destra.”
“Da parte mia – aggiunge Simone Longhini – massima lealtà al partito ed al mio presidente provinciale Antonelli che ho sostenuto nel corso del suo mandato e che continuo con forza e convinzione ad appoggiare anche per le prossime elezioni del 29 gennaio. Smentisco le ricostruzioni attribuitemi apparse nell’articolo di ieri che non corrispondono per nulla alla mia intenzione politica.”
Così in una nota Giuseppe Taldone, coordinatore provinciale di Forza Italia Varese f. f. e Simone Longhini, consigliere comunale e provinciale rispetto a quanto apparso recentemente sulla testata on line Malpensa 24.
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Come bambini presi con le mani nella marmellata. Quanto accaduto in Forza Italia in questi giorni è cosa nota a tutti. Soprattutto ai militanti berlusconiani, alcuni dei quali ci hanno raccontato per filo e per segno, e altri hanno confermato, quanto scritto su Malpensa24. Taldone e Longhini avevano un solo modo per non rischiare di rendersi ridicoli di fronte ai loro colleghi di partito, agli alleati del centrodestra e agli elettori: stare zitti. (Vincenzo Coronetti)