Elezioni a Legnano: Radice presenta la “sua” stazione, Brumana punta sui Puc

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LEGNANO – I candidati a sindaco di Legnano tirano fuori dal cassetto le loro idee rimanenti per la città nell’ultima settimana di campagna elettorale (si voterà, oltre che per il referendum costituzionale, per le Amministrative anticipate domenica 20 settembre dalle ore 7.00 alle 23.00 e lunedì 21 dalle 7.00 alle 15.00). Lorenzo Radice (Pd, Insieme per Legnano-Legnano Popolare e riLegnano) ha commissionato ad alcuni architetti un progetto (nella foto) per la riqualificazione dell’area della stazione ferroviaria. «Con gli strumenti – spiega Radice – già previsti nel Piano di Governo del Territorio, nel rispetto delle attività produttive della Franco Tosi Meccanica ancora attiva, ci sono ampi spazi inutilizzati che potrebbero essere trasformati. Oggi la porta principale della stazione è una piazza incompiuta ed è in posizione centrale ma isolata dal resto della città. Serve un disegno generale che possa far coesistere funzioni e servizi diversi fra loro, dobbiamo far vivere i nostri spazi urbani tutti i giorni, per 24 ore. Vogliamo una piazza vivace – prosegue il candidato del centrosinistra – che dia respiro alla zona e che sia connessa al centro tramite il prolungamento di via Lega. Deve diventate un perno del sistema dei trasporti: capolinea per i servizi di autobus (punto interscambio ferro-gomma) e nodo della rete verde della mobilità sostenibile, direttamente connesso a Milano e non solo. Dobbiamo dare nuova vita al deposito lungo il binario 1, al vecchio deposito bici e agli appartamenti vuoti di proprietà di Rfi. Non è un sogno irrealizzabile, ma un progetto concreto».

Dal reddito di cittadinanza a progetti utili per la collettività

Per il candidato del Movimento dei Cittadini, Franco Brumana, sostenuto anche dalla lista Legnano Cambia, «anche a Legnano il reddito di cittadinanza è una realtà che deve essere attentamente considerata per usufruire delle notevoli potenzialità offerte dai Puc (progetti utili per la collettività). La legge – spiega il candidato civico – prevede infatti che il beneficiario del reddito di cittadinanza è tenuto a rendersi disponibile ai progetti dei Comuni utili alla collettività per un minimo di 8 ore, estendibili a 16 con il consenso del beneficiario. Sono previste esenzioni da questo obbligo, che comunque resterebbe a carico di un gran numero di cittadini di Legnano. I progetti devono essere predisposti dal Comune e devono riguardare gli ambiti culturali, sociali, artistici, ambientali, formativi e di tutela dei beni pubblici. Per esempio si potrebbero individuare attività di pulizia, sanificazione, piccola manutenzione (quale quella dei giochi dei bambini), trasporto di disabili, assistenza, sostegno alle famiglie, ricerca dei bisogni, accoglienza e indirizzo nei servizi sociali, aiuto nei centri estivi, sensibilizzazione ed educazione, supporto all’attività culturale, sorveglianza dei parchi, delle aree verdi e dell’Olona, pulizia delle sue sponde, monitoraggio dell’oasi di biodiversità dell’isola del Castello, accudimento al canile. Per queste e altre ipotizzabili finalità – sottolinea Brumana – il Comune potrebbe disporre gratuitamente di un gran numero di collaboratori. Pertanto la prossima Amministrazione dovrà assicurare l’avvio dei Puc al più presto. Molti Comuni hanno già avviato i progetti e se il Comune di Legnano non lo farà, in tempi brevi si dovranno individuare le responsabilità per i danni recati alla comunità. Come per ogni altra attività comunale e delle società partecipate sarà infine necessario verificare periodicamente i risultati e la qualità dell’attuazione dei progetti e raccogliere le segnalazioni critiche per migliorare i servizi resi e introdurre, se del caso, i correttivi previsti dal decreto ministeriale».

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