Elezioni 2020, i renziani esclusi dal centrosinistra di Somma e fuori dai giochi

Somma renzi italia viva

SOMMA LOMBARDO – E’destinato a slittare di almeno altri cinque anni l’esordio di Italia Viva a Somma Lombardo, insieme a Saronno e Luino tra i Comuni più importanti attesi al voto del 20 e 21 settembre per l’elezione del sindaco. Quando mancano ormai soltanto dieci giorni alla scadenza della presentazione delle liste, i giochi ormai sembrano fatti: il partito di Matteo Renzi non soltanto non ha avuto la forza per costruire un proprio gruppo, ma non è riuscito nemmeno a inserire il suo unico iscritto in città all’interno di uno dei quattro simboli che compongono l’attuale maggioranza. Trattandosi dell’ex commissario di Forza Italia, Paolo Ciavarella, il centrosinistra ha ritenuto inopportuno e sconveniente accontentare le richieste dei renziani.

Il veto sul nome

I vertici provinciali di Italia Viva avevano chiesto nelle scorse settimane al centrosinistra sommese di inserire tra gli oltre 60 candidati al consiglio comunale un proprio rappresentante. La coalizione (Pd, Somma Civica, Sinistra per Somma, Somma al centro) ha mostrato inizialmente un’apertura, ma la trattativa è naufragata quando è spuntato il nome di chi avrebbe dovuto rappresentare i renziani in città.

Da Pivetti a Bellaria

Ciavarella infatti è stato commissario di Forza Italia dal 2013 al 2015. Cinque anni fa fu tra i più convinti sostenitori della candidatura di Martina Pivetti, allora diretta avversaria dell’attuale sindaco Stefano Bellaria che ora invece l’ex azzurro avrebbe voluto appoggiare apertamente. Ma non solo. Viene considerato dal centrosinistra come uno tra i principali responsabili politici dell’ingresso di Alberto Billardo come assessore all’Urbanistica nella giunta di Guido Colombo e fu al centro di un duro scontro a distanza con l’attuale assessore Francesco Calò (allora semplice consigliere del Pd in opposizione) sull’asilo abusivo sorto in una villa sul Sempione nel 2013 e poi chiuso dai funzionari comunali a fine luglio perché mancavano i requisiti minimi previsti dalla legge e le autorizzazioni edilizie e paesaggistiche. Sono ferite che il tempo (troppo poco) non ha ancora rimarginato. Per questo motivo il centrosinistra ha ritenuto «inopportuna» la richiesta di Italia Viva, rimandandola al mittente. Di candidati ufficiali dunque non se ne parla, pare ci sia all’interno della coalizione soltanto qualche simpatizzante e nulla più.

Stefano Bellaria si ricandida a sindaco: «Avanti, per rendere Somma più unita»

Somma renzi italia viva – MALPENSA24