MILANO – Escono di notte, fanno razzia e tornano nel bosco. Al mattino rimangono soltanto le impronte, a testimoniare il loro inequivocabile passaggio, ma soprattutto i danni all’agricoltura. Ingenti, elevatissimi, tanto da rischiare di mettere in ginocchio i pochi operatori rimasti nel settore primario. Senza contare gli incidenti stradali: in Lombardia hanno causato 384 sinistri in 5 anni. Sembrano più scatenati e più numerosi del solito i branchi di cinghiali presenti sul territorio. «Negli ultimi 5 anni in Lombardia i cinghiali hanno causato danni all’agricoltura per 1,7 milioni di euro di rimborsi e 384 sinistri stradali. Dal 2014 sono stati abbattuti nella nostra regione 25mila cinghiali». Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi, al termine della riunione in prefettura a Lodi sul tema della fauna selvatica.
Aumentare gli abbattimenti
«Quella relativa ai cinghiali e alla fauna selvatica è una situazione che crea problemi in tutta la Lombardia. Al momento infatti – ha aggiunto l’assessore – i piani di contenimento sono attuati solo dagli agenti della polizia provinciale, ormai pochi e sparuti a causa della legge Delrio. È necessario ampliare la portata di intervento per prevenire tragedie come quella dei giorni scorsi. La legge nazionale 157 va cambiata: bisogna riconoscere la figura dell’operatore volontario, ossia un cacciatore formato, che possa intervenire e consenta di ampliare l’attività di contenimento. Su Lodi la Regione Lombardia ha predisposto un piano di contenimento straordinario approvato da Ispra a novembre, ma l’esiguo numero di agenti di vigilanza ne diminuisce l’efficacia».
Zonizzazione del territorio
Rolfi rende noto di aver fatto la zonizzazione del territorio regionale e anche di aver approvato le regole sulla gestione dei cinghiali. «Abbiamo inoltre dato la possibilità agli agricoltori, provvisti di regolare licenza di abbattere tutto l’anno i cinghiali. Tutto questo in soli sei mesi. Ora è tempo di dare risposte ancora più efficaci al territorio modificando e semplificando la normativa a livello nazionale. Nel frattempo ho chiesto gioco di squadra a tutte le istituzioni e una collaborazione stretta ai Carabinieri forestali».