Polveri sottili oltre i limiti. Legambiente: «Manca coraggio, ci salva il vento»

emergenza polveri sottili

MILANO – Per cinque giorni i livelli delle polveri sottili sono andati oltre i limiti di legge, poi sono state tolte di mezzo dalle folate che hanno investito tutta la Lombardia. Di fronte al tradimento del protocollo delle Regioni Legambiente ha deplorato la mancanza di coraggio e investimenti per misure strutturali: «Le istituzioni sembrano non prendere seriamente l’emergenza smog e restano alla finestra ad attendere che siano le condizioni meteo a ripulire l’aria».

È stato tradito il protocollo con le misure di emergenza

«Domani è un altro giorno» era la frase simbolo del film “Via col vento”, ma sulla qualità dell’aria non si può procrastinare e sperare che sia, appunto, il vento a risolvere la situazione. Per cinque giorni consecutivi la qualità dell’aria nelle province di Milano, Pavia e Cremona è stata pessima, con picchi molto al di sopra dei limiti di legge di 50 μg/m³, come per esempio i centoventitrè microgrammi per metro cubo registrati a Milano in viale Marche domenica 8 gennaio.
Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia, ha commentato: «Anno nuovo, situazione vecchia. Le istituzioni sembrano non prendere seriamente l’emergenza smog e restano alla finestra ad attendere che siano le condizioni meteo a ripulire l’aria. Ma non possiamo fare affidamento su vento e pioggia ogni qualvolta le concentrazioni di inquinanti raggiungono livelli di guardia, è necessario prevenire. Ne va della salute dei cittadini, costretti a respirare aria pessima ormai quasi quotidianamente. È chiaro che il protocollo con le misure di emergenza in caso di superamento dei valori è stato tradito con l’eliminazione dell’automatismo, per cui se le polveri sottili sono elevate scatta il blocco come stabilito. Nei primi nove giorni dell’anno per ben cinque si sono respirate polveri oltre il consentito, ma per mancanza di coraggio e investimenti per misure strutturali in aiuto ai Comuni e alle città lombarde, si pensa bene di puntare tutto sull’aiuto del meteo».

Il controllo dei dati avviene quotidianamente

Il provvedimento della Regione, infatti, prevede anche che le procedure di applicazione dei livelli di attivazione e disattivazione delle misure temporanee di primo e secondo livello (che scattano dopo cinque giorni consecutivi in presenza di valori superiori ai cinquanta microgrammi per metro cubo di polveri sottili) tengano conto di eventuali previsioni meteorologiche, sulla base degli scenari di qualità dell’aria previsti. È stato inoltre previsto di adeguare le procedure di “rientro al livello verde” di nessuna allerta. Il controllo dei dati rilevati dalle stazioni avviene quotidianamente, a partire dal primo dicembre 2018, senza aspettare il lunedì o il giovedì per l’eventuale eliminazione dei blocchi.

Qualità dell’aria in Lombardia: superamenti dei livelli di Pm10 nell’aria, media giornaliera centralina peggiore (μg/m³).

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