Ex carcere alle calende greche, intanto a Busto si rifà il parcheggio di via Borroni

BUSTO ARSIZIO – La ristrutturazione delle ex carceri di via Borroni continua ad attendere, nel frattempo il Comune pensa a sistemare il parcheggio dietro allo storico edificio e il marciapiede verso via Landriani. Un progetto da 337mila euro finanziato dal ministero della transizione ecologica (MiTE) nell’ambito di un bando intitolato “Programma sperimentale per adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano”.

Il progetto

Dell’opera si era discusso il mese scorso in commissione bilancio, nell’ambito del dibattito sul documento unico di programmazione, con la consigliera del PD Cinzia Berutti che aveva espresso curiosità sulla denominazione dell’intervento. Da tempo il posteggio che si affaccia sulle vecchie carceri, all’angolo tra via Borroni e via Zappellini, versa in pessime condizioni: pieno di buche e di rattoppi, con la segnaletica che si “perde” tra le crepe dell’asfalto.

I ritardi dell’ex carcere

L’intervento, previsto per il 2022 (anche se la priorità nel piano delle opere pubbliche è qualificata come “media”), permetterà di rimettere in sesto il posteggio, ma anche il marciapiede verso l’altra area di sosta di vicolo Landriani, realizzata ai tempi della pedonalizzazione di piazza Vittorio Emanuele. Un intervento che tocca due aree di sosta strategiche, punti di accesso privilegiato al centro storico. Ma che riguarda un comparto che ormai da anni attende una vera svolta con il recupero delle ex carceri di via Borroni. Un intervento che dovrebbe essere realizzato da Soceba, il costruttore privato di piazza Vittorio Emanuele, ma la cui scadenza è stata rimandata di tre anni (al 2025) a causa del Covid. E allora meglio accontentarsi di un parcheggio rimesso a nuovo.

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