Fagnano, Carlesso: «Sui centri estivi ha vinto la paura. Si poteva osare di più»

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FAGNANO OLONA –  «Il Comune non ha ancora dato la disponibilità a utilizzare le scuole per i centri estivi come invece hanno fatto altri paesi della zona. Olgiate Olona ad esempio. Peccato, perché a fronte dell’ottimo lavoro che sindaci e assessori (compresi quelli di Fagnano) hanno fatto sul tavolo dell’azienda di Valle sulla delicata e importante questione, non è corrisposto un atto di coraggio a vantaggio delle famiglie e dei loro bambini qui a Fagnano». Questa è la posizione del consigliere di minoranza di Fagnano Bene Comune Paolo Carlesso. Il quale esprime le sue perplessità sulla timida azione dell’amministrazione rispetto all’organizzazione dei centri estivi, ma si pone in posizione di dialogo «con l’auspicio che chi segue la partita, seppur con un po’ di ritardo, possa magari invertire rotta e allargare l’offerta per questa estate per i bambini di Fagnano».

La nota di Fagnano Bene Comune

Inizierei dall’apprezzamento dell’aspetto positivo ovvero il fatto che vi sia stato un coordinamento di tutti i Comuni del Medio Olona soci dell’azienda di Valle. La cosa non è per niente scontata e permette alle famiglie di Fagnano di usufruire dei centri estivi organizzati negli altri paesi. Si apprezza inoltre che l’asilo nido organizzerà per luglio un centro estivo, per il quale si stanno decidendo le modalità.

Per il resto purtroppo, sino ad ora, è mancata l’ambizione di cogliere un’opportunità più unica che rara: opportunità che nasce proprio dalle difficoltà dovute all’affrontare il problemi legati Fagnano-bene-comune-sindaco-all’organizzazione dei centri estivi con le misure di cautela dovute alla prevenzione dal Covid 19. C’era, infatti, l’occasione di organizzare dei centri estivi che non fossero solo un momento ludico ed un aiuto alle famiglie, ma un’opportunità di formazione per i ragazzi, progettando un’offerta formativa che prevedesse la collaborazione del Comune, degli oratori, delle associazioni, delle associazioni sportive, di cooperative di educatori, di volontari ecc. Questo anno difficile poteva essere l’occasione per provare una collaborazione di questo genere e ripeterla nelle prossime estati. Ci potevano essere oltre ai giochi e all’attività sportiva, dei momenti di aiuto nei compiti estivi, di recuperi scolastici, di escursioni nella valle e di conoscenza del territorio, di attività di implementazione delle capacità dei ragazzi con la scrittura creativa, la pittura, o attività manuali di giardinaggio.

Qualche Comune questa cosa l’ha in mente e sta tentando di realizzarla: Olgiate ha messo a disposizione tutti gli spazi che aveva a disposizione, Fagnano potrebbe fare altrettanto.  Con piacere apprendiamo che finalmente prenderanno avvio i lavori alla scuola materna per la nuova mensa, che aspettavamo da un anno, e comprendiamo che quello spazio non potrà essere usato, ma ci sono tutte le altre scuole a disposizione, dove peraltro i centri estivi potrebbero essere un banco di prova per la ripresa delle lezioni.
Ci si aspetta dopo il rimpasto di giunta un impegno maggiore da parte degli assessori, anche perché a ben vedere gli interessati all’argomento sono addirittura quattro: l’assessore Claudia Guaglianone (Politiche giovanili), l’assessore Gabriele Moltrasi (Servizi sociali), l’assessore Elena Corio (Scuola), il sindaco Elena Catelli per la Cultura.
Quello che sino ad oggi si è visto è un approccio sin troppo timido del Comune, che prescinde dall’aspetto puramente economico. Quello che non vorremmo è vedere che la paura abbia il sopravvento.

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