Fagnano, Catelli: «Se il consiglio boccia la torre trarrò le mie conclusioni»

elena catelli sindaco fagnano olona

FAGNANO OLONA – La maggioranza di Fagnano Olona è ormai a un bivio e la spaccatura sembra sempre più inevitabile, dal momento che potrebbe aprire una pesante crisi all’interno della classe amministrativa in un momento quanto mai delicato. Il colpevole? Il progetto di costruzione di un capannone alto 25 metri in un’area residenziale del paese. Infatti, se da un lato sindaco e Fratelli d’Italia si sono fatti promotori agguerriti dell’iniziativa, Forza Italia e Lega sembrano sul fronte opposto. Cosa succederà quindi al prossimo consiglio comunale? A dare una risposta è il primo cittadino, Elena Catelli: «Se i consiglieri di maggioranza voteranno contro, trarrò le mie conclusioni politiche».

E’ notizia proprio di questi giorni che si sono verificati dei casi di truffe di persone che si fingono infermieri e di false vaccinazioni Covid. Come avete affrontato e state affrontando la sfida di comunicare efficientemente con i cittadini in un periodo in cui le distanze sembrano aumentare sempre più?
«Sin dall’inizio dell’emergenza abbiamo colto l’esigenza dei cittadini di avere risposte, chiarimenti e un contatto stretto con l’amministrazione proprio a causa di questa incertezza diffusa. Abbiamo quindi puntato molto sul web, dal sito del Comune, alla pagina Facebook, ma abbiamo anche istituito un numero di telefono che i cittadini hanno davvero sfruttato per far sentire la nostra presenza».

Ormai è passato più di un anno dallo scoppio della pandemia, quali sono stati i momenti più difficili e come sono cambiate le esigenze dei fagnanesi? 
«Non c’è dubbio: è stato un anno difficile. Ricordo ancora la prima telefonata con don Federico per annullare alcuni eventi di Carnevale e poi è successo tutto molto velocemente: la riunione con i sindaci, l’istituzione del Coc. Ma purtroppo siamo ancora in piena emergenza e quindi dobbiamo assolutamente tenere alta l’attenzione. Il vero problema ora è la crisi sociale ed economica. Tante persone che non si erano mai rivolte ai servizi sociali ora ci chiedono aiuto e queste nuove povertà sono sicuramente una grande preoccupazione dei fagnanesi».

Come pensate di dare risposte concrete? 
«I buoni spesa sono stati molto apprezzati perché sono un aiuto concreto per i cittadini, soprattutto per chi ha perso il lavoro o è in cassa integrazione. In queste ultime settimane vediamo un leggero miglioramento, ma le richieste continuano e quindi abbiamo riproposto la misura degli aiuti alimentari. Siamo attenti anche alle attività commerciali che stanno soffrendo molto, anche se mi piace vedere che nuovi progetti stanno iniziando, come una produzione di ceramiche».

E al Castello invece che cosa è cambiato? Avete dovuto rivedere alcune priorità? 
«La pandemia è stato un duro colpo anche il Comune, perché le entrate si sono notevolmente ridotte, abbiamo previsto agevolazioni per il pagamento delle tasse e quindi chiaramente le difficoltà economiche non sono mancate. Per questo motivo siamo stati prudenti nel bilancio, abbiamo dovuto rivedere il piano del personale e le nostre priorità».

Dunque che cosa si devono aspettare i fagnanesi nei prossimi mesi? 
«Progettare in periodi così incerti non è facile, ma vogliamo sicuramente riportare un senso di normalità appena possibile. Quindi stiamo pensando di spostare alcuni eventi nella stagione estiva, abbiamo previsto un progetto per la Colonia Elioterapica da 1 milione di euro, tramite i 500 mila euro del bando di Rigenerazione Urbana di Regione Lombardia e abbiamo anche investito 13 mila euro per una serie di attività culturali per promuovere questo luogo tramite mostre e un documentario».

E i lavori pubblici invece?
«Ovviamente il Covid ha comportato dei ritardi, ma il nostro obiettivo è quello di continuare a lavorare a testa bassa. Tra circa un mese pensiamo di partire con i lavori al parco Beslan per realizzare giochi e percorsi inclusivi per tutti i bambini e anche se non abbiamo ottenuto il finanziamento di Regione Lombardia abbiamo investito 140 mila euro dal nostro bilancio. Oltre a ciò continuiamo a lavorare per migliorare l’illuminazione pubblica, infatti interverremo su 2 mila punti luce in paese».

Tra i vostri progetti, però, alcuni sono stati contestati. In particolare l’ampliamento del campo sportivo, contro il quale sono state raccolte oltre mille firme. Come procede?
«Il progetto ha tutte le carte in regola, abbiamo ascoltato le preoccupazioni dei cittadini, abbiamo consultato la Sovraintendenza e ora stiamo aspettando le ultime risposte come ulteriore scrupolo e appena le avremo partiremo con i lavori, anche perché la gara è già stata aggiudicata».

Non possiamo non menzionare poi il dibattito relativo alla costruzione del capannone in via Fratelli Cervi, contro il quale è stato istituito un comitato di quartiere e soprattutto sul quale la maggioranza stessa è spaccata. Forza Italia, infatti, ha già annunciato di non essere d’accordo con la posizione dell’edificio. Cosa succederà quando porterete il progetto in consiglio? 
«Ricordo che è quasi un anno che parliamo di questo tema, che lo scorso luglio abbiamo votato all’unanimità l’esclusione della Vas, quindi se i consiglieri di maggioranza avevano dei dubbi, perché non esplicitarli prima? Comunque a questo punto dobbiamo aspettare che l’azienda presenti il progetto ufficiale e poi passeremo in consiglio comunale, che è sovrano e quindi deciderà come procedere. Io, però, appoggio rigidamente questa iniziativa e quindi se i consiglieri di Forza Italia e Lega voteranno contro, dovrò fare dei ragionamenti politici perché non avrò più una maggioranza. Non so cosa succederà, ma trarrò le mie conclusioni».

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