Fagnano in Serie A: in un documentario i calciatori che hanno fatto la storia

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FAGNANO OLONA – «Si parlerà di calcio a trecentosessanta gradi, con storie sì di Fagnano, ma che andranno oltre i suoi confini. Potrebbero essere quelle di qualsiasi paese: ci si potranno immedesimare un po’ tutti».“Fagnano Football Stories” è il nuovo lavoro di Filippo D’Angelo, regista autore dei documentari “Il tempo scorre lungo i bordi”, “Bloom Movie” e “Gli anni 90 del Bar Tabacchi di Via Larga Numero 8”: verrà proiettato giovedì 23 gennaio alle 21 alla scuola media Fermi. Partendo da Fagnano Pippo Taglioretti, Riccardo Colombo, Abel Gigli e Matteo Gabbia hanno scritto un pezzo di storia del calcio.

Tornare alle radici

«L’appuntamento si terrà nell’aula magna. Dopo una breve introduzione, che faremo io e il giornalista Ottavio Tognola, il poeta Claudio Mecenero leggerà alcuni versi di don Marco Galfrascoli, sacerdote al quale è dedicato il campo sportivo di Fagnano. A fine proiezione interverranno i calciatori presenti, che parleranno delle loro impressioni», ha annunciato D’Angelo riguardo all’evento. Come ha aggiunto sulla genesi dell’opera, «In questo momento avevo l’idea di dedicare ancora un po’ di tempo al mio paese. Spesso c’è la tentazione di andare a cercare lontano dalla realtà quotidiana, ma è giusto soffermarsi sulle proprie radici e parlarne: non tutti conoscono questa generazione di diversi giocatori, due di Fagnano e due della frazione di Bergoro, che hanno raggiunto la serie A».

Da Taglioretti a Gabbia

«Si tratta di Pippo Taglioretti, recordman di presenze della Pro Patria che segnò un gol a Zoff e Riccardo Colombo, capitano che, rinunciando a ingaggi migliori, e restando con la squadra per riportarla almeno in serie C, ha compiuto una scelta di cuore. Quella che verrà proiettata è una storia che va oltre Fagnano, potrebbe essere successa in qualsiasi paese: parte dal calcio del periodo del ventennio fascista, diventando quello giocato in strada e nelle piazze nel dopoguerra, per arrivare ai tornei oratoriani degli anni Settanta e ai giorni nostri. Verranno raccontati anche Abel Gigli, calciatore del Parma, e Matteo Gabbia, centrale del Milan che ha assaggiato San Siro in Coppa Italia. Sarà l’unico dei quattro a non essere in sala giovedì, perché si troverà in ritiro con la squadra».

Raccontare alle nuove generazioni

«L’arco temporale si estende dagli anni Trenta ai mondiali Under 20 in Polonia dell’estate scorsa e alle qualificazioni ai mondiali della Somalia di Gigli. C’erano tante cose da raccontare alle nuove generazioni: ho sentito il dovere di realizzare questo lavoro, che si avvale di numerose testimonianze. Come quella, di fede, di Bruno Pizzul nel 1992, o dei titolari del panificio Gastone, padre e figlio, sopravvissuti alla tragedia dell’Heysel: storie di calcio che superano anche di molto i confini del paese, come nel caso delle partite con la nazionale della Somalia. Sto progettando altri due documentari su Fagnano, che andranno a completare il ciclo di cinque dedicato alle sue vicende nel secolo scorso; è inoltre in cantiere un’opera, che sto realizzando insieme a Fabio Terranella, sul Caffè Teatro di Samarate».

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