Fagnano, riapparizione al Castello: dietro un mobile sbuca la pergamena scomparsa

La storica pergamena rimasta per anni “murata” dietro al mobile e ritrovata per caso

FAGNANO OLONA Ritrovata la pergamena storica celebrativa dell’Unità d’Italia: chissà da quanto tempo il quadro misteriosamente sparito era lì dietro a un mobile dell’ufficio del vicesindaco. Insomma per chi ci crede, questa volta il fantasma del Castello ha lavorato per fra riapparire gli oggetti e non per farli sparire com’è accaduto tempi addietro. Ma andiamo con ordine.

La sparizione

Non c’è un a data precisa della sparizione della pergamena che, ai tempi del sindaco Roncari era stata firmata e appesa in bella mostra al Castello. C’è però una data in cui il misterioso fatto è venuto a galla: 29 novembre 2019, durante un consiglio comunale e per via di una mozione presentata proprio da Marco Baroffio, a quel tempo consigliere di opposizione.

Baroffio, non sapendo della sparizione, chiedeva con la mozione di riappendere il quadro. Richiesta impossibile da esaudire poiché il vicesindaco Piera Stevenazzi ufficializzò che della pergamena non c’era più traccia. Tutti si impegnarono per cercare di recuperare la pergamena e di rimetterla al proprio posto.

L’apparizione

Ma passato il giorno gabbato il santo, di quel quadro tutti se ne dimenticarono. Fino alla mattinata di oggi (17 giugno 2022), quando nell’ufficio dell’attuale assessore ai Servizi sociali Dario Moretti sono andate in scena le grandi manovre. «Per una riorganizzazione degli spazi – spiegano Moretti e Baroffio – abbiamo deciso di spostare un vecchio armadio. A quel punto stavamo cercando una presa e così abbiamo spostato anche il secondo mobile ed è a quel punto che è sbucata fuori la pergamena». Documento che è già tornato “a casa”. «Abbiamo subito sostituito l’originale con la copia che avevamo donato in attesa di ritrovarlo», commenta il sindaco soddisfatto.

La curiosità

Insomma tutto è bene quel che finisce bene. Anche se, occorre dire, che il fantasma del Castello non solo è dispettoso, ma ha anche il gusto del divertimento. Infatti, la strana coincidenza è che sulla pergamena mancavano (e mancano) tre firme: quelle dei consiglieri leghisti che all’epoca delle celebrazioni, per motivi ideologici, si rifiutarono di firmarla. E tra queste firme mancanti c’è anche quella di Fausto Bossi, oggi consigliere, ma ai tempi del sindaco Catelli assessore. E il fantasma, si dice, che per dispetto, abbia scelto proprio l’ufficio che ora è occupato da Moretti, ma fino a qualche mese fa era del leghista Bossi.