Ferrovia Malpensa-Gallarate, ci siamo. «E Casorate cosa fa?»

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CASORATE SEMPIONE – L’avvio dei cantieri per la realizzazione della ferrovia di collegamento tra il Terminal 2 di Malpensa e Gallarate pare ormai prossimo. Molti però sollevano ancora dubbi rispetto all’impatto ambientale dell’opera, specialmente nel territorio di Casorate Sempione in cui ricadrebbe gran parte del tracciato. A questo proposito le minoranze hanno chiesto al sindaco Dimitri Cassani la convocazione urgente del consiglio comunale anche per conoscere le intenzioni dell’amministrazione rispetto al progetto che sta per cambiare la morfologia di Casorate.

«Cosa ha fatto il Comune?»

Il progetto del collegamento ferroviario tra il T2 e Gallarate di cui nei giorni scorsi è stato analizzato e ripercorso il tracciato preoccupa le minoranze casoratesi che vogliono un confronto affinché tutte le parti interessate e soprattutto i cittadini siano informati degli sviluppi del progetto. Sono i consiglieri del gruppo “Lista civica democratica” Tiziano Marson, Marco Celestino Grasso e Alessandro De Felice, e Gian Luigi Poli del gruppo “Alternativa civica per Casorate” a chiedere al sindaco Cassani informazioni più precise in merito. Partendo dalla delibera approvata in consiglio lo scorso luglio, con cui si era stabilito di «monitorare, analizzare e valutare la procedura di Via da poco depositata agli atti dal proponente rispetto l’opera in oggetto, dando incarico ad un professionista individuato dall’amministrazione, impegnandosi a dare la più ampia diffusione delle risultanze». I consiglieri chiedono di sapere cosa sia stato fatto a riguardo, tenendo anche conto «della confusione con cui la procedura di Via è stata gestita da Regione Lombardia».

Ascoltare Salviamo la Brughiera

Le minoranze trovano inoltre che l’operato del Comitato Salviamo la Brughiera – che ha indetto un presidio tra i boschi che saranno tagliati dal tracciato della ferrovia per opporsi al progetto, e che presenterà le proprie osservazioni in un’assemblea pubblica il prossimo 23 gennaio  – possa fornire utili spunti anche allo stesso consiglio comunale. Il Comitato, infatti, non solo sostiene a gran voce «l’inutilità dell’opera oltre che l’impatto ambientale disastroso», ma auspica un maggiore dialogo proprio con sindaci e amministrazioni per «capire da che parte stanno».  Chi si oppone all’opera deve essere ascoltato secondo le minoranze, e proprio per rendere conto di quanto è stato fatto «per sostenere la posizione contraria al progetto» che il consiglio «deve necessariamente riunirsi».

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