Il centro di Busto diventa un set: anche i cittadini recitano

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BUSTO ARSIZIO –  Busto città del cinema. Se del BA film festival, dell’Istituto Antonioni e delle Sale d’Essai si parla – e si legge – spesso, è ora il turno della BAFC Film Commission, realtà attiva sul territorio con lo scopo di agevolare progetti audiovisivi proponendo location e servizi, che porta in città una produzione nazionale.

Cittadini tra le comparse

Fa tappa a Busto Arsizio il set del lungometraggio “Mi chiedo quando ti mancherò”, di Francesco Fei, prodotto da Apnea Film e Invisible Film con il contributo di Rai, Istituto Luce, Lombardia Film Commission, Sardegna Film Commission e Slovenia Film Found. Operatori, attrezzisti, direttori di produzione e attori, una trentina di persone in totale, saranno al lavoro giovedì 20 dicembre indicativamente dalle 10 alle 15, nel centro cittadino. La troupe, guidata dal regista, girerà due scene sotto i portici di via Milano con le protagonista del film, Beatrice Grannò e Claudia Marsicano, e altri interpreti. Nel cast tecnico anche Matteo Andreolli, docente presso l’Istituto Antonioni come il regista Fei.
Alcuni studenti dell’Istituto Antonioni saranno coinvolti in piccoli ruoli, mentre la produzione lascia trapelare che anche semplici cittadini potrebbero essere coinvolti nelle riprese come comparse, un tacito invito a chi vuole provare l’emozione di trovarsi davanti alla macchina da presa.

Promozione del territorio

«”Mi chiedo quando ti mancherò” è una commedia drammatica – si legge nelle note di produzione – una favola che affronta temi cruciali come le difficoltà dell’adolescenza e l’importanza di trovare una propria strada senza rinunciare ai propri sogni, con uno stile pieno di realismo e poesia. La storia è tratta da “I wonder when you’ll miss me”, il secondo libro di Amanda Davis, scrittrice americana prematuramente scomparsa. Un
road movie attraverso confini fisici e mentali, in fuga dal passato e in cerca di un futuro ancora possibile». «Che il nostro centro cittadino diventi set cinematografico per le riprese di un lungometraggio – commenta l’assessore all’Identità e Cultura Manuela Maffioli – è, da un lato, un grande riconoscimento alla professionalità dell’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni e al lavoro della nostra Film Commission impegnata, a valorizzare e promuovere il nostro territorio nel mondo della cultura e della cinematografia in particolare. Ma è anche una grande soddisfazione perché dimostra come la cultura possa concretamente essere volano di sviluppo, come emerso e riconosciuto anche dagli “Stati generali della
Cultura di Busto Arsizio” di sabato scorso».

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