Marnate, focolaio alle elementari Gabelli: 50 bambini positivi e scuola chiusa

MARNATE – Venerdì erano una trentina, ma ora la situazione è peggiorata. Alle scuole elementari Aristide Gabelli una cinquantina di bambini sono risultati positivi al Covid. Un focolaio che ha portato Ats Insubria a sancire la chiusura della scuola marnatese per 14 giorni.

Focolaio alle elementari e scuola chiusa

Il Covid entra a scuola. Della presenza di casi positivi, in paese, se ne parlava già da venerdì. Voci che prima del fine settimana circolavano, ma non hanno trovato un riscontro ufficiale. Che però è arrivato oggi, mercoledì 24 novembre, con la decisione di Ats Insubria di chiudere la scuola per i prossimi giorni.

Non si conosce il numero esatto dei casi positivi, ma anche il sindaco Elisabetta Galli conferma che dovrebbero essere una cinquantina. E che le classi interessate sono sei. Tanto che in un primo momento si è parlato di una quarantena mirata. Ma proprio pochi minuti fa il primo cittadino e la dirigente scolastica della scuola hanno appreso della chiusura imposta da Ats. Confermando così la notizia fatta girare sulle chat dei genitori anche dall’assessore alla partita Sara Liguori· «Stop delle lezioni in presenza per due settimane e ripresa immediata della didattica a distanza».

Non abbassare la guardia

«E’ una situazione molto delicata – spiega il sindaco Galli – sulla quale stiamo prestando tutti grande attenzione. I genitori sono giustamente preoccupati, ma posso assicurare che sia la scuola che noi come amministrazione abbiamo fatto tutto quanto ci compete. Ats è stata informata e aggiornata sull’evolversi della situazione e ora, anche sulla base di protocolli nazionali di non facile interpretazione, ha deciso per la chiusura».

Il sindaco Galli ha poi concluso con un appello ai genitori: «A scuola vengono rispettate tutte le procedure per il contenimento del virus. Per questo chiedo ai papà e alle mamme di fare molta attenzione e di seguire con scrupolo regole e raccomandazioni quando i figli sono a casa, o vanno fare sport. Non bisogna abbassare la guardia».