Fontana con gli “angeli” del Covid da Papa Francesco: «L’ho invitato in Lombardia»

ROMA – La delegazione di Regione Lombardia in visita da Papa Francesco in Vaticano. «Sono emozionato» ammette il governatore Attilio Fontana, che ha guidato la delegazione composta da rappresentanti del settore sanitario regionale e internazionale, delle associazioni di volontariato, della Protezione civile, degli Alpini e della Regione Lombardia, nel corso dell’udienza in cui erano presenti delegazioni delle regioni più colpite dalla pandemia, con i rispettivi Vescovi, tra cui l’Arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini. «Siamo qui al termine di uno dei momenti più difficili della nostra vita – ha detto Fontana a Papa Bergoglio – e siamo qui per ripartire. Mi permetto di invitarLa in Lombardia, affinché possa portare consolazione alle famiglie delle vittime e ai tanti malati che hanno sofferto in questi mesi».

Il discorso del Presidente Fontana

«Beatissimo Padre, io oggi ho l’onore di presentare al Suo cospetto le persone che hanno affrontato insieme a me l’emergenza sanitaria – le parole pronunciate da Attilio Fontana di fronte al Santo Padre – sono uomini e donne che hanno donato il proprio lavoro, tempo e professionalità per aiutare altrettanti uomini e donne, sconvolti da una malattia inattesa e imprevedibile. Siamo qui, Santità. Arriviamo al termine di uno dei momenti più difficili della nostra vita: abbiamo perso nonni, genitori, figli, amici, parenti. Non abbiamo potuto seppellirli pregando; non abbiamo potuto tenere la mano dei nostri cari mentre tornavano al Padre. È stata una prova così umanamente dura, così pesante, così inaspettata – e parlo da uomo, prima che da Governatore – che più volte mi sono trovato a boccheggiare alla ricerca di un’aria che parlasse di speranza, che mi desse un segnale, non solo a parole, che ce l’avremmo fatta».

L’invito a Bergoglio

Dopo aver citato la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Codogno il 2 giugno, il governatore della Lombardia ha rivolto a Papa Francesco un invito ufficiale a visitare la regione più martoriata dallo “tsunami” del Covid-19. «Siamo qui, Santità, per “ripartire”. La Lombardia è una terra operosa che si dovrà preparare ad affrontare una crisi economica profonda, generata dall’emergenza sanitaria: il Suo pontificato ci insegna, ogni giorno, che nessuno deve rimanere indietro; nessuno essere dimenticato – ha continuato Fontana – la visita di oggi rappresenta dunque uno spartiacque nella difficile situazione di emergenza sanitaria finora vissuta dalla Lombardia. “L’uomo agisce crede e vive grazie al credito che gli concede la speranza” diceva Papa Montini. Il mio popolo è rimasto attaccato alla speranza. Quel popolo sarebbe, Padre Santo, enormemente grato se potesse ascoltare dalla Sua viva voce parole di preghiera, conforto e di speranza. La Sua visita in Lombardia sarebbe, per tutti noi, luce contro le tenebre che ci hanno avvolto in questi mesi».

Le parole di Sua Santità

Papa Bergoglio ha rivolto parole di grande affetto per i medici e gli operatori sanitari presenti: «Siete stati una delle colonne portanti dell’intero Paese – così il Santo Padre – anche se esausti, avete continuato a impegnarvi con professionalità e abnegazione. E questo genera speranza». Il Pontefice ha espresso la sua «viva riconoscenza» e ha ricordato anche quegli operatori che non ci sono più: «Molti di loro si sono ammalati e alcuni purtroppo sono morti, nell’esercizio della professione. Li ricordiamo nella preghiera con tanta gratitudine». E sono arrivate anche parole di grande speranza per il futuro: «È il momento di fare tesoro di tutta questa energia positiva che è stata investita. Non dimenticare! È una ricchezza che in parte certamente è andata “a fondo perduto”, nel dramma dell’emergenza; ma in buona parte può e deve portare frutto per il presente e il futuro della società lombarda e italiana».

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