Fontana: per Pedemontana la Regione Lombardia farà senza il Governo

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MILANO – La Pedemontana s’ha da finire. Lo dice durante una trasmissione televisiva su La7 il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. E lo dice con convinzione, cozzando di fatto con il ministro delle Infrastrutture, Danilo Tonelli, alleato pentastellato al governo della Lega, il partito di Fontana: una decina di giorni fa, in commissione alla Camera, Toninelli aveva bocciato i lotti conclusivi dell’arteria progettata da Busto Arsizio alla Bergamasca, passando per la Brianza. Autostrada alla quale fanno da cornice le tangenziali di  Varese e Como, anch’esse ferme a metà. Con un’aggravante: la promessa regionale, epoca di Roberto Maroni, dell’abolizione del pedaggio sulle due “bretelle” cittadine. Beneficio sinora rimasto tra le pie intenzioni.

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Privati pronti a mettere i soldi

Bene, anzi, malissimo: Roma non scucirà un euro per riaprire i cantieri, non ci sono soldi e, comunque, secondo i 5 Stelle, le grandi opere non servono al Paese. Il primo a dubitarne è proprio il governatore lombardo che, in tv, si esprime con chiarezza: “Io rispetto le opinioni di tutti e il ministro è libero di dire ciò che vuole, ma la Pedemontana per noi lombardi è fondamentale”. Quindi? “Se lo Stato non dovesse sostenerci, faremo noi. L’opera sarà sicuramente realizzata dalla Lombardia”.  Più o meno quanto aveva affermato Maroni prima di uscire di scena, evocando l’intervento di finanziatori privati, finanche cinesi. Attilio Fontana ribadisce: “Ci sono operatori che si sono dichiarati disponibili ad entrare per sostenere i costi dell’intervento e non escludo che possano finanziare loro quello che manca”.

Costi altissimi, tempi da definire

Quello che manca si misura però nell’ordine delle centinaia di migliaia di euro, una cifra enorme sia per realizzare il tratto mancante da Lentate sul Seveso fino alla Milano-Venezia, dalle parti di Dalmine, sia per completare le tangenziali. Senza dimenticare i tempi. Di nuovo Fontana: “Non posso fare stime in questa fase, ma abbiamo intenzione di muoverci mediamente presto. L’importante è che si parta. Ci sono già arrivate diverse proposte. Dobbiamo soltanto avviare la gara”.

Il pedaggio per ora rimane

Per quanto riguarda l’abolizione del pedaggio sulle tangenziali, tutto è invece rinviato a periodi migliori, quando le condizioni economiche lo permetteranno. Già ma quando? Non si sa. Per il momento accontentiamoci delle dichiarazioni del presidente della Regione, della volontà di non abbandonare un’opera decisiva sia per la mobilità del Basso Varesotto e della cintura milanese, dei collegamenti con Malpensa e con Orio al Serio; arteria generatrice di effetti positivi sull’economia di una vasta area che, a questo punto, non saprebbe cosa farsene di un’autostrada realizzata a metà.

Pedemontana fontana lombardia – MALPENSA24