Fornaci di Fagnano, da Cassano il Pd alza la voce: «Basta odori entro l’estate»

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Tommaso Police, segretario del Pd di Cassano Magnago

CASSANO MAGNAGO – «Questa situazione deve essere risolta una volta per tutte entro la prossima estate, periodo in cui i cattivi odori sono sempre molto più accentuati e sgradevoli. Sarebbe intollerabile ritrovarci ancora punto e a capo». A dirlo è Tommaso Police, segretario del Pd, in merito ai miasmi nell’area delle Fornaci a Fagnano Olona che non danno tregua agli abitanti del circondario. Il problema è sentito anche a Cairate e in alcune zone di Cassano Magnago, dove i dem furono i primi lo scorso anno a reclamare un tavolo di lavoro intercomunale tra i tre Comuni dopo che il Ministero dell’Ambiente aveva risposto a una loro segnalazione.

Le sentinelle

Le ultime novità riguardano l’attivazione da parte di Arpa del sistema di monitoraggio Molf. «Individueremo delle “sentinelle”, ovvero persone che segnaleranno i problemi e noi terremo tutto sotto controllo 24 ore su 24», ha annunciato il sindaco di Fagnano Elena Catelli al consiglio comunale di martedì 2 febbraio.
«Spero possa essere un passo in avanti nella risoluzione definitiva, chiedo però un obiettivo temporale preciso», dice Police, sottolineando che è già stato perso fin troppo tempo: «Dal 2016 ho sempre chiesto senza successo l’istituzione di un tavolo intercomunale per individuare soluzioni utili per i cittadini, nel 2020 subito dopo la risposta del ministero dell’Ambiente, la prima a intervenire è stata il sindaco di Fagnano Olona che finalmente ha istituito con un decreto il tavolo di lavoro congiunto con i colleghi di Cassano Magnago e Cairate. Da quel momento sono state convocate delle aziende e si sono tenuti degli incontri, ma di più non si sa».

Il monitoraggio

Fino a oggi, con l’annuncio che il monitoraggio efficiente e puntuale attraverso l’impiego di sentinelle avverrà tra i mesi di maggio e settembre. Il rischio che si corre, fa notare il segretario del Pd cassanese, è che il momento delle soluzioni slitti dunque di un altro anno almeno. «Bisogna cercare di fare il possibile per concentrare in meno tempo la fase di indagine intensificando il numero di sentinelle: da maggio a settembre si rischia di far passare ai cittadini un’altra estate maleodorante ed è ciò che bisogna evitare. Dopo tanti anni di nulla di fatto è tempo di agire con decisione e concretezza, è una situazione che va presa di petto, il mio vuole essere un ulteriore sprone al fine di ottenere la definitiva risoluzione a questa vicenda».

Odori alle Fornaci di Fagnano, Arpa seleziona le “sentinelle” per monitorare

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