Allarme challenge sui social: il Bertacchi di Busto riflette sul pericolo cyberbullismo

BUSTO ARSIZIO – Bullismo e cyberbullismo, l’istituto Bertacchi di Sant’Edoardo alza la voce per mettere in guardia dai pericoli della rete. Come l’attualissimo problema delle “challenges”, le sfide online sui social network più diffusi tra i giovanissimi (è il caso della bimba di Palermo che due settimane fa si è tolta la vita per un macabro “gioco” su TikTok). «Al giorno d’oggi le diverse forme di bullismo e cyberbullismo coinvolgono dal 5 al 20% della popolazione giovanile, fenomeno purtroppo in crescita e spesso sottovalutato – sottolinea Fabiana Ginesi, dirigente scolastico dell’istituto Bertacchi – è necessario alzare la voce per denunciare con coraggio qualsiasi forma di discriminazione e contribuire così ad un mondo migliore, affinché non ci sia più spazio per queste tragiche vicende».

L’iniziativa

In occasione della giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo celebrata domenica 7 febbraio e del Safer Internet Day di martedì 9 febbraio, l’istituto comprensivo Bertacchi di Busto Arsizio organizza una settimana dedicata alla sensibilizzazione di genitori e studenti di primaria e secondaria sulle delicate tematiche del web: dalla consapevolezza dello strumento alla conoscenza ed applicazione della Netiquette, ovvero le regole del buon comportamento online. «Il tema della sicurezza della rete e del rispetto tra pari è imprescindibile in una politica di educazione scolastica attenta – spiega la dirigente Fabiana Ginesi – anche se la scuola deve essere sempre affiancata alla famiglia».

Le “challenges”: la testimonianza

A partire da oggi, lunedì 8 febbraio, sono stati pensati degli incontri rivolti a genitori ed alunni, cominciando con la videoconferenza sull’insidiosa tematica delle nuove “challenges” online, organizzata proprio questa sera, lunedì, dalla casa editrice La Scuola. Alla diretta, alla quale parteciperà la Fondazione Carolina, interverranno il segretario generale della Fondazione e la dirigente tecnica del ministero dell’istruzione mentre porterà la propria testimonianza il dottor Paolo Picchio, padre di Carolina che, nel 2013 all’età di soli quattordici anni, si è tolta la vita a causa di un episodio di cyberbullismo.

Ragazzi protagonisti

A seguire gli alunni saranno protagonisti diretti della lotta ad ogni forma di bullismo, partecipando a giochi didattici, interventi e documentandosi attraverso i cortometraggi animati tratti dalla miniserie “I super errori” esplicativi dei possibili pericoli in rete. I ragazzi saranno chiamati a riflettere sui comportamenti corretti da tenere online, dai social network ai principali strumenti di relazione digitale quali mail, blog ecc., oltre che ad analizzare e scorporare il fenomeno del bullismo, producendo slogan e fumetti destinati ad essere condivisi su quante più possibili piattaforme per garantirne la ricezione ad un pubblico esteso.

L’open day delle scuole è su Zoom: al Bertacchi di Busto si guarda al dopo Covid

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