Forza Italia di Busto esce allo scoperto: “Accam non deve chiudere”

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BUSTO ARSIZIO – Forza Italia non vuole chiudere Accam. Nemmeno nel 2027. I forzisti non si spingono a dirlo in maniera chiara con una dichiarazione nero su bianco. Lasciano però intendere in modo evidente che il nuovo slittamento dal 2021 al 2027 è il ponte temporale che permette di trovare una soluzione capace  di dare un futuro più ampio a questa realtà.

L’obiettivo immediato è mettere nelle condizioni la società di poter camminare su gambe sicure. La quale a sua volta dovrà far “rendere” quell’inceneritore, che da almeno quindici anni sta dando più grattacapi che quattrini ai 27 comuni soci. Sul dopo, la partita e i ragionamenti sono aperti. Ma il dato politico è che il discorso chiusura sembra ormai superato.

Che l’obiettivo dei forzisti, non era quello chiudere baracca e burattini, ma di trovare una soluzione affinché Accam possa iniziare a essere anche un valore aggiunto per il territorio lo si era capito. A dirlo però in maniera chiara è il consigliere comunale Roberto Ghidotti, il quale ha seguito l’intera vicenda e mette sul tavolo la posizione del partito.

«E’ chiaro che la soluzione del 2021 non è più sostenibile. Significa far far fallire la società con tutte le pesanti conseguenza del caso. Anche quella di ritrovarsi con un curatore fallimentare, che di fatto, andrà avanti a bruciare rifiuti per chissà ancora quanto tempo. Allungare al 2027 invece consente di fare una serie di ragionamenti sul futuro di società e impianto. Non solo. Concedere più tempo significa dare al cda la possibilità di attuare il piano industriale che ho avuto modo di vedere nei dettagli e che porterà utili nel giro di un paio».

Oltre agli ammortamenti fatti per gli investimenti che potranno essere spalmati e non saranno più un cappio alla gola e che nel 2022 scade il contratto con Europower, un macigno, in termini economici, da 6 milioni di euro che il cda si toglie dal groppone. Soldi che potranno così essere reinvestiti.

E tra le ragioni per cui Forza Italia sostiene che l’attività debba andare avanti c’è anche quella occupazionale. «Noi abbiamo sempre tutelato il lavoro e in Accam ci sono padri e madri di famiglia che devono continuare a lavorare».

In sostanza per Forza Italia le ragioni essenziali, per cui bisogna iniziare a cambiare prospettiva sul futuro e sul ruolo di Accam, sono tre. E le riassume Ghidotti: «Quella economica, poiché ora bisogna lavorare per rimettere a posto i conti, ma a breve arriveranno gli utili e in futuro Accam potrà anche portare benefici al territorio e ai comuni soci. Quella ambientale, visto che sono stati fatti investimenti importanti per ridurre le emissioni e, altri nel tempo verrano fatti. Quella occupazionale, poiché chi spesso critica non tiene in considerazione che lì c’è gente che lavora e che rischia di perdere il posto di lavoro».

 

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