CARDANO AL CAMPO – La fedeltà al partito non è probabilmente in cima alle caratteristiche cercate dai nuovi vertici provinciali per rilanciare Forza Italia nel Varesotto. Milena Melato, coordinatrice a Cardano al Campo prima di venire attratta dalle sirene dell’Ncd e poi candidarsi addirittura nella lista contrapposta al candidato sindaco azzurro Giacomo Iametti nel 2014, è stata nominata di nuovo al vertice del gruppo cardanese, andando di fatto a chiudere il lungo commissariamento di Patrizio Strino.
L’occhiolino alla maggioranza
Forza Italia alle Ammmistrative dello scorso maggio si è presentata all’interno del contenitore civico “Progetto Cardano” in alternativa alla colazione vincente composta da Lega, Fratelli d’Italia e Civici per Cardano. Una frattura destinata a ricomporsi ora con la gestione Melato se si considera che nel direttivo cardanese compare anche Ruggero Strani, ex componente del club “Forza Silvio” insieme all’attuale vicesindaco Valter Tomasini, traghettato nel frattempo all’interno della Lega. Tra i tre – Melato, Strani e Tomasini – i rapporti non si sono mai interrotti e il rinnovamento in Forza Italia appare essere il preludio al ricompattamento del centrodestra.
Strino sbatte la porta
La nomina di Melato ha di fatto estromesso Strino che soltanto pochi giorni fa era stato indicato da Varese come “Responsabile provinciale del dipartimento Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile”. Un modo, probabilmente, per indorargli l’amara pillola. Ma Strino non ha abboccato, rifiutando la proposta. «Forza Italia non esiste più, in provincia di Varese non ha più senso andare avanti a tentare di ricostruire laddove ci sono soltanto macerie. Quest’armata Brancaleone pur di creare un organigramma si inventa incarichi improbabili che sono soltanto medaglie di cartone da assegnare a destra e a manca. E’soltanto una presa in giro a cui io non mi presto».