Forza Italia chiama Busto al Centro: «Noi come la Juve. Ma non ci svenderemo»

BUSTO ARSIZIO – Se Busto al Centro è «l’Atalanta» della politica bustocca (copyright Gianfranco Bottini), Forza Italia si paragona alla Juve, che dopo anni di successi deve accontentarsi di un posto in Champions per il rotto della cuffia. «Quando ci si divide, consapevoli di voler occupare la stessa parte del campo, si potrà anche sperare di fare il Pirlo con la Champions, ma ci sarebbe poco da stare Allegri». Per un “vecchio cuore bianconero” come l’ex sindaco Gigi Farioli, attuale commissario degli azzurri a Busto, la metafora calcistica del fondatore di BaC è un’occasione d’oro per un’analisi sibillina della situazione politica in vista delle elezioni. E per chiamare il gruppo civico centrista ad un’alleanza: «Non ci siamo ancora stancati di cercare con gli amici di Busto al Centro convergenze possibili, programmatiche, politiche ed ideali».

L’esegesi di Farioli

Occorre fare un’esegesi del lungo intervento di Gigi Farioli in risposta alle dichiarazioni rilasciate dai suoi ex colleghi di partito Gianfranco Bottini e Claudio Fantinati nella recente conferenza stampa di Busto al Centro dedicata alle proposte per la famiglia. Ma il commissario di Forza Italia non poteva tirarsi indietro rispetto alla “provocazione” del suo ex assessore rispetto all’«occasione» di un’alleanza al centro, che gli azzurri starebbero «perdendo». Da un lato, infatti, Farioli invita BaC «a non escludere alcuna scelta», considerando che i civici centristi «siedono organicamente con responsabilità importanti di governo nella maggioranza provinciale con Antonelli presidente e contemporaneamente all’opposizione del centrodestra locale con Antonelli sindaco». Dall’altro l’esponente azzurro assicura: «Non svenderemo mai ciò che costituisce il senso del nostro fare politica anche di fronte ad offerte del tavolo di Esaù». In soldoni, Forza Italia a Busto non baratterà le proprie rivendicazioni per un piatto di lenticchie.

La nota di Forza Italia

Forza Italia Busto Arsizio nota, non certo con meraviglia, ma sicuramente con piacere, l’attenzione che le diverse forze politiche, partitiche e civiche, continuano a mostrare nei confronti di Forza Italia e del suo ruolo nello scenario politico cittadino in vista delle elezioni d’autunno. In particolare non può non sottolineare la prima uscita pubblica di Busto al Centro, nel corso della quale i civici Bottini e Fantinati (due rimpianti ex di spicco della Forza Italia di governo) pongono sul piatto proposte sul tema della centralità della famiglia e sul contributo concreto alla natalità.
I novelli Gasperini, con particolare e credo non casuale tempestività, vanno proprio, con un evidente tentativo di inusuale ripartenza per il “Gasp”, sui temi che hanno portato il Popolo della Famiglia a scegliere, tramite i loro rappresentanti nazionali e locali, l’alleanza strategica con Forza Italia e le altre formazioni di centro liberale, popolare e cristiano con cui Forza Italia sta lavorando da tempo. E lo ha fatto sia sulla base delle concrete iniziative in tal senso già adottate dalla giunta Farioli nei suoi dieci anni di governo, ma anche sulla accettazione di un manifesto che va in quella direzione.
Ben lungi dal darci fastidio, ciò ci conforta e spinge a continuare nell’umile, ma essenziale ed affascinante lavoro, per chi ama la politica e la Città, di unire tutti coloro i quali sentono il dovere di offrire ai cittadini elettori con idee, sensibilità, principi e desideri definiti spesso d’area moderata la più credibile, vincente ed inclusiva proposta politica. Non ci siamo ancora stancati di cercare con gli amici di Busto al Centro convergenze possibili, programmatiche, politiche ed ideali. Il nostro progetto va in questa direzione e, mentre assistiamo ad un vorticoso calciomercato tra collocazioni, incerti posizionamenti con vorticosi cambi di maglia o fuori tempo tentativo di rivendicare (ipotetiche) posizioni di potere, invitiamo tutti, anche i rappresentanti locali della Dea, a non escludere alcuna scelta (oggi siedono organicamente con responsabilità importanti di governo nella maggioranza provinciale con Antonelli presidente e contemporaneamente all’opposizione del centrodestra locale con Antonelli sindaco). Ciò è, o almeno dovrebbe essere, in tutt’uno con la natura civica.
Ma li invitiamo anche a non porsi limiti. In politica e non solo nel calcio per vincere, realizzare concretamente le idee e i progetti per cui si chiede il voto, occorre vincere e fare goal. La Juventus, reduce da 10 anni di successi, con Pirlo quest’anno si è accontentata della qualificazione in Champions. Pur avendo il capocannoniere. In politica equivarrebbe ad una nobile ma impotente testimonianza… Noi abbiamo il dovere di far sì che il centrodestra che, con il PDL e Forza Italia è stata per vent’anni la Juve con idee, programmi e sensibilità di centro protagoniste, non si trasformi in una destra sovranista ed estrema.
A Fantinati, lo Zapata del gruppo appena schierato dal Gasp, ricordiamo che, con la stessa dignità della Pro Patria di Patrizia Testa, Turotti e Javorcic, non svenderemo mai ciò che costituisce il senso del nostro fare politica anche di fronte ad offerte del tavolo di Esaù. Ma ricordo anche che quando ci si divide, avendo la consapevolezza di voler occupare la stessa parte del campo, si potrà anche sperare di fare il Pirlo con la Champions, ma ci sarebbe poco da stare Allegri. Soprattutto per chi abbiamo il dovere di rappresentare portando al successo le loro aspirazioni. Siamo ancora ai preliminari. È ancora tempo di scegliere le formazioni e la loro disposizione in campo. Prima che l’arbitro fischi c’è ancora tempo. Usiamolo positivamente.

Busto al Centro: «Noi come l’Atalanta. E Forza Italia sta perdendo un’occasione»

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