Fratelli d’Italia si allarga nell’Alto Milanese. E punta ai sindaci del territorio

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LEGNANO – Si allarga la “famiglia” di Fdi nell’Alto Milanese. E già mette le bandierine sul territorio in vista delle prossime consultazioni elettorali, a partire dalle amministrative. L’ultimo “acquisto” del partito della Meloni è Patrizia D’Elia, consigliere comunale di Busto Garolfo eletta come civica nella lista Centrodestra Unito (seconda con ben 140 preferenze, e staccatissima dagli altri candidati) e assessore alla sicurezza nella precedente giunta guidata dal sindaco Angelo Pirazzini. Il suo passaggio, deciso da tempo, è stato reso noto solo dopo le elezioni politiche oggi, venerdì 7 ottobre, al Circolo “Carlo Borsani” di Legnano di Fratelli d’Italia (nella foto, al centro).

Con D’Elia, di professione agente immobiliare e nella vita madre di due bambini, Fdi mette così piede in forma ufficiale nel consiglio del comune legnanese, che sarà chiamato a eleggere il nuovo sindaco nel 2024. E Fdi guarda già a questa come ad altre scadenze amministrative, per far valere il suo nuovo peso anche a livello locale.

Sisler: «Nostri candidati in tutti i comuni»

«Abbiamo appena terminato una campagna elettorale breve ma intensa e difficile, che ci ha dato grandi soddisfazioni – esordisce il senatore Sandro Sisler, coordinatore Fdi per la provincia di Milano – Non ci fermiamo. Questo risultato ci dà grandi responsabilità e il modo migliore per consolidarlo è dare il benvenuto ai consiglieri che si avvicinano al nostro partito perché ne condividono princìpi e idee. Abbiano enorme bisogno di persone capaci e competenti per ampliare la classe dirigente di un partito che ora ha più del 20%, deve aumentare in quantità ma soprattutto in qualità. Alle prossime amministrative proporremo nostri sindaci in tutti i comuni. Gli alleati non hanno preso benissimo questa linea, ma sono certo che proporremo tanti candidati, e bravi. Vale per tutti i comuni sopra i 15.000 abitanti, quindi anche per Legnano e i comuni più grandi».

Ambizione che il deputato Marco Osnato e il consigliere regionale Franco Lucente estendono alla Regione, dove il partito si è allargato nel corso della legislatura ormai agli sgoccioli da 2 a 6 consiglieri, con le proiezione che in base ai risultati del 25 settembre gliene assegnano 7. Una crescita, sottolineano, non volatile a differenza di quella di altri movimenti in tempi recenti.

Terreni: «Centrodestra di nuovo unito a Legnano»

Il focus su Legnano, dove il partito con la fiamma tricolore è passato in un paio d’anni dal 3 al 27,7%, tocca al presidente del Circolo Borsani, Francesco Terreni. «Abbiamo vinto in tutte le sezioni con un margine consistente – rimarca Terreni – confermando la percentuale nazionale, che a Legnano finora è sempre stato difficile raggiungere. Il nostro bilancio della giunta Radice dopo due anni è negativo, a cominciare dalla sicurezza che a Legnano è un disastro. Il sindaco dovrebbe fare un esame di coscienza, dallo scivolone della lettera preelettorale al sorpasso subìto dal Pd in tutte le sezioni. Anche l’uscita di Amadei dal gruppo consigliare è stato un colpo per il Pd. Tutti dicono che la minoranza è disunita, ma la maggioranza forse lo è di più».

Dopo mesi da separati in casa, Fdi e Forza Italia sembrano aver ritrovato l’intesa con la Lega, osserviamo chiedendone il motivo. «Qualcosa è cambiato nel bene – risponde il numero 1 cittadino di Fdi – Noi vogliamo fare una opposizione seria, non urlata, sui problemi veri della città. E ora vedo in altre forze politiche la volontà di seguire questa strada».

D’Elia: «A Busto Garolfo serve una svolta»

Da parte sua, D’Elia parla del suo nuovo (e primo) partito come di «una famiglia. Non mi sento di tradire il mio elettorato – prosegue – perché ha votato me. Sposo a pieno il pensiero e le idee di Fdi. Qualcuno ha detto che salgo sul carro dei fascisti? I soliti luoghi comuni, me l’aspettavo, ma non ho tempo per queste dicerie. So che così posso dare un sostegno in più al mio paese che deve cambiare faccia».

Sotto quali punti di vista, è presto detto. «Ci sono un sacco di punti su cui lavorare. Come la sicurezza, che negli ultimi due anni è diventato un problema serio, come penso un po’ in tutti i comuni. In questo Busto Garolfo è lo specchio in piccolo di Legnano, con l’attuale amministrazione che ha idee completamente diverse. Lavora molto sul sociale, ma ci sono persone che non hanno bisogno di aiuto, mentre altre fragili finiscono emarginate proprio per il problema della scurezza.

Con la giunta precedente avevamo presentato un ottimo progetto per la videosorveglianza, mai preso in considerazione salvo qualche bando. Ma non è solo con le telecamere che si risolvono i problemi, siamo sempre sotto organico per agenti di Polizia locale. Si sono cercate convenzioni con altri comuni ma senza personale poco cambia, scuole e orari notturni rimangono scoperti. Adesso, tocca a noi metterci a lavorare in questa direzione».

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