LONATE POZZOLO – Si dice che i giornali abbiano un’anima. Malpensa24 la sta plasmando giorno dopo giorno, da poco più di quattro anni a questa parte. Un impegno editoriale e giornalistico, che in un ristretto periodo temporale, ha dato risultati inaspettati riguardo al numero in costante crescita di lettori. E con loro cresce anche il giornale, che ha conquistato un posto di rilievo nell’affollato e competitivo mondo delle “gazzette” on line della provincia di Varese e dell’Alto Milanese, andando a insidiare i brand più prestigiosi nel panorama informativo locale.
Ulteriori motivi per aprirsi al futuro, come ha indicato oggi 7 ottobre in una riunione, in presenza e via zoom, con l’intero corpo redazionale l’editore Fabrizio Iseni. Un programma di espansione che prevede una serie di interventi strutturali (web Tv), di organici e di copertura territoriale ben definiti, da qui ai prossimi mesi. Un impegno finanziario notevole, che la famiglia Iseni mette a bilancio con l’intento di fornire un servizio informativo serio, competente e, quindi, affidabile.
Proprio sull’affidabilità, con accenni significativi alla cifra etica, ha posto l’accento l’editore parlando con i suoi giornalisti nella redazione di Lonate Pozzolo. Affidabilità che a Malpensa24 si declina con indipendenza e pluralismo, quindi, con libertà. “Diamo voce a chi non ha voce” è la frase che dal 2018, anno di fondazione, Fabrizio Iseni ripete come un mantra per ricordare qual è la mission che ha consegnato al direttore Vincenzo Coronetti e ai suoi collaboratori. Anche loro cresciuti di numero, tra professionisti assunti, liberi professionisti e collaboratori. Consapevoli di essere inseriti in un contesto editoriale atipico rispetto a situazioni di segno opposto che sono alle prese con la crisi dell’editoria e con una più vasta, generalizzata e preoccupante congiuntura negativa.
Un contesto che richiede un costante sforzo collettivo, com’è accaduto sin dall’inizio nel maggio del 2018, e che, appunto, guarda al domani. E si dà un orizzonte chiaro e intangibile, nel pur tormentato mare magnum di un settore che rischia di perdere solidità e punti di riferimento non soltanto economici.