Gadda alla Leopolda: «Una riforma fiscale ecologica a sostegno della Pmi»

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FIRENZE – Il no a quota cento, ma anche le riforme in tema ambientale per le piccole medie imprese e per favorire l’economia circolare. Questi i temi affrontati ieri, domenica 20 ottobre, sul palco della Leopolda da Maria Chiara Gadda, deputata che tra i primi ha scelto lasciare il Partito democratico per aderire a Italia Viva.

«Da oggi inizia un nuovo percorso, che intraprendo con entusiasmo e grande determinazione»,  ha dichiarato Maria Chiara Gadda, parlamentare di Italia Viva al termine della tre giorni della Leopolda. «Non siamo il partito degli ultimatum e dei no, ma il partito che a partire da una legge di bilancio complessa, vista l’eredità pesante da 23 miliardi lasciata da Salvini, vuole guardare al futuro del Paese e al benessere delle famiglie e delle persone. Noi diciamo no a quota 100, perché gli italiani non devono essere presi in giro con una finta riforma delle pensioni, che è semplicemente una finestra a termine per pochi e che scarica 20 miliardi di costi sulle spalle dei giovani. Al contrario sosteniamo che sono ben altre le riforme e le misure che servono al Paese e ai cittadini. Ho avuto la grande responsabilità di presentare, nella serata di apertura della Leopolda, il Piano Verde di Italia Viva: la crescita si sostiene eliminando sovrastrutture inutili e facendo una vera riforma fiscale ecologica che premi e renda conveniente per le PMI, le grandi imprese e i cittadini la scelta dell’economia circolare». Così Maria Chiara Gadda, capogruppo in Commissione Agricoltura alla Camera di Italia Viva, al termine della Leopolda a Firenze.

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