Galimberti: «Fontana dia rassicurazioni in merito al futuro dell’ex caserma»

VARESE – Il tormentone sul futuro dell’ex caserma, che ha “fagocitato” buona parte della campagna elettorale appena conclusa, non è certo finito con l’esito del ballottaggio. Matteo Bianchi, con la sua discesa in campo, aveva dato una nuova visione della Garibaldi. E l’ipotesi progettuale del candidato di centrodestra, in caso di vittoria, avrebbe previsto una rivisitazione della destinazione dell’edificio che si affaccia su piazza Repubblica.

I due contendenti alla fascia di tricolore hanno a lungo dibattuto sulla questione. Che di fatto si è chiusa con la vittoria di Galimberti. La sua riconferma a Palazzo Estense, infatti, ha di conseguenza mandato in archivio l’ipotesi Bianchi di trasferire nell’ex caserma gli uffici comunali e la sede della polizia locale. Ma sulla scia del dibattito elettorale, il riconfermato sindaco di Varese ha scritto una lettera al governatore della Lombardia Attilio Fontana chiedendo di convocare un Collegio di vigilanza già nelle prossime settimane. Con l’obiettivo di incassare, dopo la querelle elettorale, il via libera per l’attuazione dell’Accordo di programma. E di intavolare il discorso anche su un altro fronte che ha tenuto banco nel periodo pre elettorale, ovvero il recupero del teatro Politeama.

La lettera

Caro presidente ti scrivo in merito all’Accordo di Programma di Piazza Repubblica, per il quale ti chiedo di convocare, compatibilmente con i tuoi impegni, entro la fine del mese di ottobre una seduta del Collegio di Vigilanza, nell’ambito delle competenze di monitoraggio che l’articolo 24, comma 2, lettera b) del Regolamento regionale 22 dicembre 2020, n. 22 attribuisce a tale organo.

Una richiesta che è conseguenza diretta del recente dibattito di cui si è occupata anche la stampa, per rassicurare nel più breve tempo possibile tutti i soggetti interessati a vario titolo nel progetto e che in questi mesi hanno lanciato segnali di preoccupazione in merito alle ipotesi circolate sulla ex Caserma Garibaldi, con l’intento di ribadire l’integrale mantenimento della destinazione d’uso prevista, in relazione a quanto contenuto nel testo dell’Accordo e negli elaborati progettuali, in conformità ai quali stanno avendo luogo i lavori.

Ritengo che in quell’occasione sia possibile inoltre fare il punto sull’iter progettuale del teatro Politeama.