Non solo imbrattamenti: il centro di Busto è sempre più ostaggio dell’inciviltà

BUSTO ARSIZIO – In via Montebello hanno abbandonato un materasso a fianco di un cestino dei rifiuti, in via Carlo Porta hanno ribaltato un cestino dell’immondizia, mettendolo con la testa all’ingiù. E poi gli imbrattamenti, che sono un po’ ovunque sui muri del centro storico, da ultimi quelli con lo spray rosso dei “No Green Pass”, che tappezzano molte vie fino alla stazione Nord. L’inciviltà tiene sotto scacco il centro città: gli episodi si moltiplicano, e i “soliti ignoti” la fanno sempre franca. Le telecamere non bastano e «nessuno vede mai niente», come si legge polemicamente sui social. Inevitabile far tornare alla mente le crociate dell’amministratore delegato di Yamamay Francesco Pinto contro il degrado del centro storico.

Ancora imbrattamenti

Da più di una settimana ormai il centro è tappezzato dalle scritte “No Green Pass” (e affini) che qualche frequentatore dei cortei del sabato pomeriggio ha avuto la pensata di vergare sui muri dei palazzi del centro e sulle installazioni come pensiline e totem fuori dalla stazione Nord. Imbrattamenti che hanno colpito da via Bramante a via Sant’Antonio, in pieno centro storico, e nei confronti dei quali si sono già scatenate le critiche sui social e non solo, con il presidente del distretto del commercio Matteo Sabba che le ha attribuite ai «militanti dei centri sociali». Assemblea Popolare, il gruppo “No Green Pass” che organizza cortei e manifestazioni del sabato pomeriggio, si è già dissociato pubblicamente dagli imbrattamenti, anche se alcune delle scritte rimandano proprio ai cortei.

Imbrattamenti sui muri e manifesti abusivi, No Green Pass scatenati a Busto

busto arsizio centro degrado – MALPENSA24