Mr. Yamamay: «Busto non si rassegni al degrado». E c’è chi vuole Pinto sindaco

BUSTO ARSIZIO –  Francesco Pinto sulla città sporca e degradata non molla l’osso. E pubblica un secondo post sull’argomento, «perché non ho alcuna intenzione di rassegnarmi. Busto è la città in cui ho scelto di vivere e investire. Vederla così mi lascia sgomento». E le sue uscite raccolgono consensi tra i bustocchi, tanto che c’è chi gli chiede di fare un passo in più: candidarsi alla guida della città.

Scendere in campo? Si, ma da tennis

Mister Yamamay è serio, anzi serissimo quando con un secondo post affronta il tema del degrado cittadino. «Perché il problema esiste, ma non vedo nessuno che vuole risolverlo. All’inizio pensavo fossi solo io a vedere in quale condizioni sono messe le strade. Ma il post dell’altro giorno, mi ha per fortuna confermato il contrario. In tanti mi hanno chiamato dicendomi che ho avuto il coraggio di dire ciò che tanti pensano».

Il secondo post

Solo due giorni fa Francesco Pinto ha pubblicato un post sul gruppo Facebook 360 in cui denunciava lo stato di degrado del centro. Post che ha fatto discutere e prendere posizione. Ma il noto imprenditore ha poi bissato oggi postando un video su come vengono pulite le strade cittadine. “Non ci siamo“.

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E in tanti, oltre ad aver condiviso la sua presa di posizione, hanno letto il messaggio come parole proiettate nell’immediato futuro e in chiave elezioni amministrative. Soprattutto per via delle ultime righe, che avevano il profumo di un programma da sindaco. Anzi qualcuno ha invitato apertamente Francesco Pinto a fare il passo e candidarsi a sindaco.

Ma sulla risposta Pinto si concede un sorriso e una battuta ironica: «L’unico campo su cui sto pensando di scendere è quello da tennis se non avessi un problema al ginocchio. Battute a parte i programmi elettorali sono cose serie e dietro ai miei post non c’è alcuna velleità politica. Piuttosto dico che mi lascia sgomento sapere che c’è chi dice che va tutto bene ed è tutto bello. Non è così. Una situazione di degrado come quella di Busto va risolta subito se vogliamo che questa non sia l’inizio di un declino».

Il custode della città

E Pinto spiega anche il motivo per cui ha deciso di rompere il silenzio: «Io Busto l’ho scelta. Non ci sono arrivato per caso. Qui ho voluto venire a vivere e in città ho investito. Vedere ora Busto in queste condizioni mi fa male. Anche perché stiamo parlando di un problema che si può risolvere rispetto ad altri che sono certamente più complessi. E un buon amministratore deve avere a cuore la socialità che può favorire un centro città decoroso e in ordine».

Infine spiega perché a fatto il nome e cognome del primo cittadino: «Forse la questione non compete direttamente ad Emanuele Antonelli, ma il sindaco deve essere il custode di una città e in quanto tale è il primo responsabile».

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