Da troppi anni la celebrazione del 25 Aprile a Gallarate vede un anacronistico duello rusticano tra chi non ha ancora riconosciuto il carattere antifascista della lotta di Liberazione, passato poi nella nostra Costituzione repubblicana, e chi, all’opposto, vive questa celebrazione riproponendo la contrapposizione tra ideologie totalitarie, entrambe sconfitte dalla storia. Per di più in un’Europa che vede, da più di un anno, una nuova Resistenza, europea, contro l’aggressione russa all’Ucraina.
Anziché guardare al presente, fatto da 70 anni di lotta per l’unità e la democrazia europea, vero antidoto, ieri come oggi, alla guerra e ai regimi totalitari, a Gallarate si preferisce, il 25 Aprile, volgere lo sguardo al passato, con reciproche delegittimazioni tra opposti estremismi, che in realtà finiscono, poi, per legittimarsi a vicenda, a difesa del proprio orticello ideologico, di tardo-nazionalisti e di tardo-comunisti.
Gallarate, città moderna, democratica ed europea non merita tutto questo, il 25 Aprile.
C’è bisogno di una classe politica e di una società civile che capisca, come a Milano e come altrove in Italia, che l’antifascismo oggi coincide con la difesa della Costituzione, della Resistenza ucraina e con lo sviluppo dell’Unità europea.
C’è bisogno di un altro 25 Aprile a Gallarate, a partire dal prossimo che si svolgerà in piena campagna elettorale europea.
Movimento Federalista Europeo – Sezione di Gallarate