Gallarate, l’Albero di Natale accende la piazza vuota. «Ma la tradizione continua»

gallarate albero natale piazza

GALLARATE – Fa una certa impressione vedere piazza Libertà vuota il giorno dell’accensione dell’Albero, una tradizione da 4 anni entrata nel cuore e nelle abitudini dei gallaratesi. Erano in migliaia un anno fa assiepati sotto la basilica a cantare le canzoni di Natale, inconsapevoli che soltanto 12 mesi dopo un gesto tanto naturale sarebbe stato invece tassativamente proibito, considerato pericoloso per l’incolumità pubblica.  Nel pieno rispetto dei protocolli anti-Covid l’amministrazione comunale non ha però voluto rinunciare al tradizionale evento che dà inizio alle festività invernali e in diretta social oggi, 21 novembre, ha fatto scattare il countdown. gallarate albero natale piazza

Un Natale luminoso

In piazza c’era naturalmente il sindaco Andrea Cassani. «Nonostante un 2020 avaro di gioie a causa del Covid abbiamo voluto regalare lo stesso un luminoso Natale alla nostra città», ha detto subito l’esibizione di una piccola delegazione del Coro divertimento vocale. «Nella speranza che prossimamente tante serrande, ora abbassate per i Dpcm possano di nuovo lasciare spazio a vetrine luminose».

Come lo scorso anno l’Albero è stato posizionato sopra la fontana di piazza Libertà, da dove partono i filari di luci che si diramano nelle sei principali vie della zona pedonale.  Completano l’allestimento le proiezioni colorate sulla facciata della basilica e su un edificio di piazza Ponti. Di notevole impatto anche il nome delle vie all’imbocco delle principali strade dello shopping gallaratese. gallarate albero natale piazza

Non togliere nulla

Quest’anno per le luminarie non è stato chiesto alcun contributo ai commercianti, così come hanno ricordato il presidente del Naga Luca Filiberti e Milena Betto di Ascom Confcommercio ringraziando il Comune che ha compreso il momento di estrema difficoltà. Nonostante ciò il Distretto urbano del Commercio, rappresentato in piazza dall’assessore Claudia Mazzetti (presidente del Duc) e dal manager Paolo Martinelli, è riuscito nell’impresa. «Nella speranza che le luminarie possano portare un  po’ di gioia, il nostro impegno era quello di non togliere nulla alla nostra città» ha detto Mazzetti, dal 2016 alla regia del Natale gallaratese. «Nonostante le mascherine e tante difficoltà ce l’abbiamo fatto a portare avanti una tradizione che va avanti da 4 anni».

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