Mazzetti: «Gallarate deserta è triste. Aiuteremo il commercio a non arrendersi»

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GALLARATE – Cosa succederà al tessuto commerciale di Gallarate quando il Covid finalmente passerà? Ne hanno parlato questa sera 11 novembre il sindaco Andrea Cassani e l’assessore Claudia Mazzetti (Attività Produttive) inaugurando una serie di dialoghi in diretta Instagram che proseguiranno nelle prossime settimane con numerosi ospiti. Tra loro anche il sottosegretario in Regione Lombardia Antonio Rossi che domenica 15 novembre interverrà insieme al primo cittadino per parlare della convivenza tra il Covid e lo sport.

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Ricostruire sarà lungo e difficile

Ma questa sera si parlava di commercio e delle saracinesche di nuovo abbassate dall’ultimo Dpcm. «La città deserta è la morte nel cuore, mette tristezza e ansia», ha detto Mazzetti, esprimendo preoccupazione sulle conseguenze una volta che sarà terminata l’emergenza sanitaria. «Quando si distrugge un tessuto economico ricco, ricostruirlo sarà lungo e difficile». Cassani non ha dubbi che tante attività resteranno chiuse e tante persone rimarranno senza lavoro. Sono disoccupati che si andranno ad aggiungere ai lavoratori di Malpensa, aeroporto oggi in grande difficoltà. In città se ne contano almeno 1.500. «Nei prossimi anni avranno vita dura e per loro il Comune dovrà esserci».

Cosa fare?

Mazzetti ha ricordato le misure a sostegno del commercio adottate lo scorso aprile con la manovra “A tutto gas”, annunciando che – probabilmente con aliquote differenti o comunque da valutare – verrà riproposta la riduzione della Tari per le utenze non domestiche, abbassata durante il primo lockdown del 30 per cento. L’amministrazione sta valutando inoltre di ridurre, se non azzerare, il costo della sosta fino a Natale, mentre è in corso di valutazione la riproposizione delle scontistiche sul plateatico concesse la scorsa primavera. Proprio in vista delle festività natalizie, il Comune non ha voluto rinunciare all’Albero e alle luci, senza sfarzi ma anche senza gravare sui commercianti. Quest’anno infatti il costo è a carico totale del Duc. L’assessore ha inoltre annunciato la creazione di un’adesivo, con la scritta “Un regalo per te e per la tua città”, che verrà distribuito nei negozi, da attaccare sui pacchetti regalo. E’ un piccolo gesto per sensibilizzare le persone ad acquistare i doni dai commercianti di Gallarate, come forma di sostegno al tessuto economico locale che non può e non deve soccombere alla seconda ondata di Covid.
A un negoziante che ha chiesto al sindaco di ridurre la zona pedonale per favorire la visibilità delle vetrine, Cassani ha risposto in diretta: «Sapete bene come la penso. Non espanderò mai la Ztl, ma quella che c’è è inevitabile che rimanga».

Il futuro

Mazzetti ha fatto i complimenti a tutti i negozi di vicinato che in questo 2020 da dimenticare non si sono arresi, ma anzi subito si sono dati da fare con servizi d’asporto, consegne a domicilio e lo sviluppo dell’e-commerce da affiancare all’attività tradizionale. Ha rivolto inoltre ai commercianti di Gallarate l’invito a non arrendersi, rinnovando l’impegno dell’amministrazione a collaborare per trovare soluzioni condivise. «Non dobbiamo abbatterci o farci troppo terrorizzare: noi siamo qui per cercare di dare una mano e capire cosa fare, tutti assieme». Secondo Cassani «abbiamo un tessuto cittadino che non può fare a meno dei suoi negozi» e si è detto convinto che almeno due settori, non appena la Lombardia uscirà dalla zona rossa, ripartiranno immediatamente. Il primo è quello dei servizi alla persona (come gli estetisti) che non risentono della concorrenza dell’ e-commerce, il secondo è il food  & beverage.  «Gallarate è attrattiva per la sua vita serale, i bar e i ristoranti torneranno presto a godere di una clientela florida».

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