Brunini (Sea): «La crisi a Malpensa è profonda e sarà lunga»

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MALPENSAArmando Brunini non ha dubbi: «E’la crisi peggiore del trasporto aereo. E’ profonda e sarà lunga». L’amministratore delegato di  Sea (Malpensa e Linate) lo ha detto oggi 11 novembre intervenendo in collegamento a Sky tg24, cercando di dare un quadro complessivo – definito «tremendo» – della situazione attuale negli aeroporti di Milano.

ll calo del traffico

Secondo il numero uno di Sea, «a fine anno vedremo un quinto dei passeggeri rispetto al 2019». La stima era di perdere il 75 per cento, ma con il secondo lockdown la situazione è di nuovo precipitata e il calo supererà quota 80. «Oggi siamo al 10% del traffico di un anno fa».

Terremoto occupazionale

Quante persone rischiano di perdere il posto di lavoro? A domanda precisa della giornalista, Brunini ha ipotizzato previsioni da pelle d’oca. «Tra Malpensa e Linate lavorano 30mila persone, di cui 3mila sono nostri dipendenti e il resto è l’indotto. Noi stiamo utilizzando la cassa integrazione al 30 per cento, che è poco rispetto al calo del traffico, perché presidiamo l’infrastruttura, mentre complessivamente la stima è che il 50% dell’indotto sia in cassa integrazione. Dunque 30mila lavoratori e 100mila persone, comprese le loro famiglie, sono a rischio».

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Da soli non ce la facciamo

Uscire da soli da una crisi di queste proporzioni «non ce la faremo sicuramente», ha aggiunto Brunini. «Noi come management dobbiamo assumerci la responsabilità di uscire da questa crisi, ma è talmente profonda che abbiamo bisogno di un pacchetto di misure di accompagnamento. Il primo giro di interventi non ci ha incluso, ci auguriamo che con il secondo il governo tenga conto della crisi e dell’importanza che infrastrutture come le nostre hanno per la competitività del Paese e di Milano in particolare che è una città globale».

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