Primo positivo in Rsa a Cerro. Berra: «Controlli ok, serve spirito di comunità»

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CERRO MAGGIORE – Proseguono a Cerro Maggiore i controlli di Polizia Locale e Carabinieri per far rispettare le regole del nuovo Dpcm. «Siamo in una fase – afferma il sindaco Giuseppina Berra, ancora in quarantena e colpita in queste ore da un grave lutto familiare: la perdita della mamma – in cui tutti abbiamo coscienza del momento che stiamo vivendo. Ribadisco che nessuno può sentirsi esente da rischi e dobbiamo continuare ad impegnarci. Lo spirito di comunità deve prevalere sull’individualismo. Certamente – prosegue Berra – a differenza del lockdown di primavera, il Dpcm consente molte più possibilità per uscire di casa per fare acquisti, una corsa, andare alla Santa Messa e molto altro. Ma questo non significa che possiamo sottovalutare il rischio, anzi».

Nel comune 190 casi, 5 ricoverati

Le parole del sindaco trovano conferma nei numeri, con i casi di Covid-19 che stanno ancora aumentando. Ad oggi, mercoledì 11 novembre, sono in totale 190, di cui 5 hanno richiesto un ricovero in strutture ospedaliere; le persone in isolamento domiciliare non raggiungono la quarantina. A questi numeri si è aggiunto il primo caso di paziente positivo in una Rsa del territorio comunale. «Nonostante la mia quarantena – spiega Nuccia Berra – sto seguendo da vicino la questione, relazionandomi direttamente con il direttore sanitario della struttura, il quale ha immediatamente attivato il piano programmato per circoscriverne la trasmissione». Per quanto riguarda la situazione delle scuole, una classe delle primarie di Cantalupo sarà in quarantena per questa settimana, mentre tutte le altre torneranno a lavorare in presenza.

Novità per la spesa

Quindi, dal primo cittadino alcune novità per i consumatori. «Il nuovo Dpcm – spiega – ha evidenziato ancora una volta le carenze del nostro paese. La rete commerciale è strutturata con molti piccoli negozi di vicinato che garantiscono grande qualità e ottimi servizi ai loro clienti, ma non riescono da soli a soddisfare tutti i bisogni e le svariate necessità. Per tutte queste ragioni, e memore di quanto avevo già realizzato nei mesi scorsi, ho immediatamente attivato due progetti differenti, istituendo due gruppi di lavoro che si impegnassero in parallelo per arrivare nel minor tempo possibile al risultato prefissato. E così è stato. In meno di due giorni abbiamo messo in piedi il progetto Commercio Ravvicinato, col supporto dell’associazione commercianti Cerro Shopping e di molti altri singoli negozianti. L’iniziativa ha trovato il sostegno di quasi 40 esercizi di vicinato che hanno deciso di attivare servizi di consegna a domicilio o di prenotazione e ritiro. Il secondo obiettivo centrato è stato ridefinire una lista di centri per la spesa alimentare siti nei comuni limitrofi per tutelare a sufficienza i miei concittadini. In questo caso devo essere grata ai sindaci di Parabiago, Nerviano, San Vittore Olona, Legnano e Rescaldina che hanno capito le nostre necessità e hanno raccolto le mie richieste». Il Comune di Cerro ha infine stipulato un accordo con Rescaldina per consentire ai cittadini che risiedono nel solo capoluogo di recarsi per la spesa al centro commerciale Conad di Rescaldina, purché lo spostamento sia motivato dal reperimento di beni di prima necessità non disponibili a Cerro per l’approvvigionamento settimanale e riguardi una sola persona per nucleo familiare.

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