Gallarate e i suoi commercianti «Ci mettono la faccia». Per ripartire insieme

gallarate commercio

GALLARATE –  Gallarate «Ci mette la faccia», letteralmente. Sono più di 80, infatti, gli imprenditori, addetti alle vendite e commercianti che hanno prestato il loro volto alla campagna di comunicazione e marketing, promossa dal Comune di Gallarate in collaborazione con il Distretto Urbano del Commercio di Gallarate di cui fanno parte Confcommercio Gallarate-Malpensa e Naga, ideata per risollevare le sorti di una comunità messa alle strette dal lockdown degli ultimi mesi. «Consideriamo il commercio gallaratese un settore estremamente importante – spiega il sindaco Andrea Cassani – Sottolineo, ad esempio, che per la manovra straordinaria “A Tutto Gas” con la quale abbiamo reperito 3milioni 700mila euro a rilancio dell’economia cittadina, non abbiamo toccato nulla del capitolo relativo al sostegno del commercio. Per questo settore abbiamo lasciato la totale disponibilità di bilancio».

Una campagna per emozionare

La crisi sanitaria causata dall’emergenza Coronavirus, come è noto, ha inciso molto anche sulla situazione economica e con questo progetto si punta verso il lato più sensibile dei cittadini, chiamati in causa per essere protagonisti e testimoni di un momento decisamente complicato. Due, in particolare, gli obiettivi proposti dai promotori: stimolare i cittadini gallaratesi (e quelli dei paesi limitrofi) a tornare a frequentare negozi e attività commerciali del posto, e invitare a scoprire le proposte pensate dagli esercenti per il mese di giugno.

Un progetto pensato da tempo

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Tuttavia, «Questa campagna è il risultato di mesi di lavoro – spiega l’assessore al Commercio Claudia Mazzetti – e l’idea di una comunicazione al Distretto non è solo frutto del lockdown, era già nell’aria». Anche il presidente Ascom di Gallarate, Renato Chiodi, pone l’accento sulla questione: «Questo lavoro nasce da lontano, quando i commercianti hanno chiesto di valorizzare le loro attività. Poi il Covid ha messo la situazione più in evidenza».

Le parole chiave: unità e empatia

Il presidente Ascom, Chiodi, si focalizza poi su un altro concetto, quello di ‘unità’, considerato uno dei motori che hanno reso questo progetto possibile: «Non si tratta di una campagna istituzionale vuota, e per la prima volta presenta un’unità di intenti da parte dei commercianti, che si uniscono e fanno offerte competitive – e aggiunge – C’è grinta e voglia di risistemare il commercio locale, ognuno ci mette la faccia. Anche il fattore ‘empatia’ è risultato indispensabile per la campagna, rendendola un’iniziativa credibile».

I negozi sono l’anima della città

Il claim della campagna mira a ricordare il valore degli acquisti nei punti vendita tradizionali, da considerare luoghi di relazione, coesione e socialità perché basati sui rapporti umani e sulle persone. «Sono i negozianti a rendere viva la città », commenta Mazzetti, e invita a sostenere il territorio comprando nei negozi, alimentando il servizio personalizzato basato sul rapporto di fiducia tra commerciante e cliente: «Sentiamoci più gallaratesi perché non manca nulla qua, fiducia alle attività».

Per il mese di giugno, inoltre, i commercianti di Gallarate hanno pensato di proporre una serie di vantaggi per questa riapertura nella fase 2. Facendo leva sul claim ‘Vieni da noi’ – da tradurre come «Un invito a entrare, anche in negozio, a contatto – secondo il manager del Duc Paolo Martinelli – ci saranno promozioni, omaggi e degustazioni, ognuno in base alle proprie caratteristiche e disponibilità».

Come si struttura e quando parte la campagna

La campagna partirà il primo giugno, declinata su due canali differenti: uno digitale, sul sito del Duc Gallarate, attraverso un sistema che consente di conoscere i commercianti e le offerte che propone; e un secondo metodo più tradizionale, caratterizzato da affissioni gratuite, cartelloni e volantini (circa 70mil volantini sono stati stampati), oltre che da una targa sui negozi interessati che recita: «Anche io sono l’anima di Gallarate».

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