Gallarate, Caianiello concede il bis: secondo interrogatorio fiume in due giorni

carcere opera

GALLARATENino Caianiello concede il bis. Dopo l’interrogatorio fiume del 2 settembre, andato avanti per 9 ore, il Mullah, arrestato lo scorso 7 maggio in seno all’inchiesta Mensa dei poveri che portò complessivamente all’esecuzione di 43 misure di custodia cautelare, compresa quella che ha portato in carcere a Opera (nella foto) l’ex plenipotenziario di Forza Italia in provincia di Varese, è stato sentito dai pm anche per tutta la giornata di oggi, martedì 3 settembre.

Si avvicina la richiesta di giudizio immediato

Un secondo interrogatorio fiume, a quanto pare, anche se né Tiberio Massironi, difensore di Caianiello, né la procura lasciano trapelare nulla sui contenuti dell’escussione. E questo porterebbe a ipotizzare qualcosa. L’interrogatorio andato avanti per 48 ore è completamente diverso dai precedenti. Durante i quali il Mullah aveva dichiarato di non aver intascato un euro, negando di aver preso mazzette, di aver agito soltanto per il bene del partito e di Agorà-Liberi e Forti, associazione espressione della corrente caianielliana di Forza Italia in provincia di Varese e, stando all’inchiesta, non soltanto qui. Perché l’ex plenipotenziario berlusconiano è descritto dagli inquirenti quale perno d’unione tra gli affari varesini e quelli milanesi (affari considerati illeciti dall’autorità giudiziaria); un uomo che sedeva ai tavoli istituzionali senza avere alcuna carica ufficiale e che, tuttavia, gestiva questi tavoli, evidentemente senza che i vertici del partito ne fossero all’oscuro. Il 6 agosto Caianiello avrebbe fatto le prime ammissioni «Ho preso soldi, ma mai mazzette» e ai pm, che si sarebbero aspettati un’ammissione piena avrebbe detto «Non ce la faccio». Da ieri il Mullah sta parlando ininterrottamente e nulla trapela sul contenuto delle sue dichiarazioni. Lo scenario parrebbe quindi completamente diverso, e forse anche le sue dichiarazioni. E del resto il politico che fu tra i più potenti a Varese e provincia oggi è solo. I suoi presunti uomini di fiducia hanno tutti (o quasi) parlato raggiungendo con la procura un accordo per il patteggiamento. E i pm si preparano a chiedere il giudizio immediato per gli indagati sottoposti a misura: per Caianiello questa potrebbe essere l’ultima chiamata. 

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