Gallarate, caso liceo scientifico: botta e risposta tra avvocati. Indagine dei carabinieri

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GALLARATE – Botta e risposta tra avvocati sul caso Licei dei Tigli di Gallarate. La questione è nota: oltre 300 mail con ingiurie nei confronti di un professore del liceo sono state inviate dall’indirizzo “tubo trombato” alla scuola. Uno studente, stando a quanto riferito (e inviato via Pec alla scuola) dall’avvocato del ragazzo minorenne Pietro Romano sarebbe stato “interrogato” e “messo sotto pressione” da due insegnanti al fine di fargli confessare qualcosa che il ragazzo dice di non aver fatto.

Indagine dei carabinieri

La preside Nicoletta Danese, lo aveva detto subito anche a Malpensa24, a mezzo del legale Cristina Marrapodi dichiara che è tutto falso e che tutta la documentazione è stata inviata ai carabinieri che faranno chiarezza. Lo stesso fa Romano che contesta alla scuola il fatto di non avere sporto denuncia alla polizia postale per individuare, senza fare di tutta l’erba un fascio, gli autori delle missive, scegliendo la via degli interrogatori interni. Sarebbero interrogatori confermati da parecchi genitori (nessuno ha denunciato però pressioni particolari) senza che i ragazzini minorenni fossero alla presenza dei genitori. Che per Romano è invece dovuta per legge.

Incontro con i rappresentanti dei genitori

La dirigenza scolastica ieri, 4 marzo, ha incontrato i rappresentanti dei genitori. E ha ribadito che quanto ricostruito dal ragazzo che si è rivolto a Romano è falso. Sul perché la scuola non si sia rivolta direttamente alla polizia postale la dirigenza ha replicato che non avendo l’insegnante oggetto delle mail di dileggio sporto denuncia si è preferito procedere con un’indagine interna. La scuola avrebbe comunque potuto procedere sul punto. “E di fatto – dice Romano – Si ammette così di aver proceduto con interrogatori che hanno coinvolto quasi tutta la classe e che la scuola era da tempo al corrente del fatto”. L’istituto prenderà iniziative di carattere educativo. Responsabilizzando gli studenti sull’uso dei social e, con il supporto di un psicologa, sondandone lo stato emotivo.

Il consiglio di classe

Venerdì prossimo le questioni saranno affrontate in un consiglio di classe che, già fissato da tempo, ha visto cambiare l’ordine del giorno con l’inserimento del punto relativo ai recenti fatti.

gallarate caso liceo scientifico – MALPENSA24