Gallarate, sgombero sempre più vicino in via Torino. Il vertice in prefettura 

Gallarate condominio via Torino

GALLARATE – Si è tenuto oggi, 28 maggio, un vertice in prefettura a Varese per analizzare la situazione del condominio di via Torino 8 a Gallarate. Dopo l’appello di Striscia la notizia lo sgombero era stato rimandato, nella speranza che in extremis venisse trovata una soluzione all’allontanamento coatto delle persone che vivono all’interno. Ma a distanza di tre settimane sembra sempre più inevitabile

La strana Pec 

Alla riunione, convocata dal prefetto Salvatore Pasquariello, erano presenti tra gli altri Laura De Simone, presidentedella Sezione crisi d’impresa del Tribunale di Milano, l’amministratore del palazzo, il Comune di Gallarate rappresentato dal sindaco Andrea Cassani e i tre liquidatori delle tre società – riconducibili alla stessa persona – che detenevano la stragrande maggioranza degli appartamenti e che negli anni avrebbero fatto accumulare al condominio oltre 600mila euro di debiti. Proprio l’imprenditore – che ora sarebbe nominalmente comproprietario soltanto di un box – avrebbe inviato una Pec annunciando l’intenzione di versare entro la giornata di venerdì 300mila euro, proprio la somma che – stando ai preventivi più veritieri – servirebbe per mettere a terra i lavori necessari per rendere lo stabile di nuovo agibile

Sgombero inevitabile 

Le sue intenzioni sono state accolte con il beneficio del dubbio. Ecco perché se lunedì i soldi non fossero accreditati sui conti delle tre società in liquidazione, verrebbe convocata immediatamente una riunione in questura per organizzare le operazioni di sgombero. Ma se anche davvero arrivassero i 300mila euro, lo svuotamento del palazzo potrebbe essere ineluttabile. Sotto il profilo economico ma soprattutto tecnico, al tavolo è stato evidenziato che sarebbe di fatto necessario effettuare i lavori di risanamento a condominio deserto, proprio per la gravità dei problemi che persistono agli impianti, utilizzando risorse di cui le tre società rientrerebbero in possesso mettendo poi in vendita gli appartamenti finalmente con un palazzo in condizioni ottimali. Questa appare come l’unica soluzione percorribile, tanto che anche la stragrande maggioranza dei proprietari si è ormai convinta che un repentino sgombero sia la strada migliore da seguire per poter procedere con gli interventi strutturali, eliminare alla radice i problemi di occupazioni abusive e dunque ridare decoro a un palazzo del centro città che è sempre stato signorile e ben abitato. Al termine della riunione il sindaco ha fatto saper che «in tutti questi mesi e anche oggi abbiamo tentato il tutto per tutto per evitare lo sgombero, quantomeno per quelle persone che hanno un titolo abitativo per vivere all’interno». Purtroppo sia dal tribunale che i liquidatori avrebbero fatto capire ancora stamattina che ormai non c’è più questa possibilità.

Gallarate condominio via Torino – MALPENSA24