L’intesa Mucci-Cassani, l’arma in più del centrodestra di Gallarate

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GALLARATE – Tra sindaci di una stessa città i rapporti non sono mai idilliaci. E in quelli tra l’attuale Andrea Cassani (Lega) e l’ex Nicola Mucci (Forza Italia) pesano anni di dure contrapposizioni tra i rispettivi due partiti. Da quando Mucci è tornato un anno fa a fare politica attiva a Gallarate, in veste di commissario degli azzurri, Cassani ha dovuto inevitabilmente fare i conti con lui. Ma la sensazione è che più si conoscono e più l’intesa politica cresce. E per il centrodestra può rivelarsi un’arma in più non soltanto in vista delle elezioni del 3-4 ottobre, ma soprattutto in chiave amministrativa per i prossimi cinque anni di governo. In caso di vittoria naturalmente.

Appianate le divergenze

«Abbiamo due caratteri molto forti, ma abbiamo capito reciprocamente come siamo fatti e come dovrà essere improntato il nostro rapporto», ha detto questa mattina 18 settembre Mucci durante la conferenza stampa di presentazione dei 24 candidati di Forza Italia. Ha inoltre ammesso di aver ripianato le divergenze anche con il segretario della Lega, assessore nella sua giunta prima della storica rottura del centrodestra gallaratese: «Io vado molto d’accordo anche Giorgio Caielli: ci siamo scontrati, a un certo punto in maniera molto dura, ma oggi con lui e con Andrea lavoriamo bene e di questo sono contento e soddisfatto».
Ha aggiunto il sindaco: «Il rapporto è assolutamente tranquillo: quando ci si parla direttamente, mettendo tutto sul tavolo senza giri di parole, le persone possono trovare un accordo».

E Fratelli d’Italia?

Inutile nasconderlo, soprattutto dopo le dichiarazioni odierne: tra i tanti, Mucci è uno dei più papabili a ricoprire il ruolo di vicesindaco, carica già blindata da Fratelli d’Italia (che oggi esprime Francesca Caruso come numero due dell’esecutivo) con le ultime dichiarazioni del coordinatore regionale Daniele Santanché. Pur senza citarli direttamente è sembrato che il commissario di Forza Italia abbia voluto mandare un messaggio chiaro agli alleati più a destra e a chi all’interno del loro gruppo – Germano Dall’Igna? – si è accasato dopo tanti anni di militanza tra i berlusconiani: «Ci sono tante questioni interne alla coalizione che devono essere messe a punto. A me arrivano all’orecchio voci di ex di Forza Italia che fanno campagna elettorale parlando male del partito da cui provengono: mi sembra scandaloso perdere del tempo ad andare in giro a dire cose che non sono belle per chi le riceve, ma soprattuto per chi le dice».

Pensiamo a vincere

Sul futuro assetto dell’esecutivo si è espresso molto chiaramente Cassani: «Siamo una coalizione larga e fortunatamente ambiziosa. Tanti vorranno far parte della squadra, ma ricordo a tutti che siamo ancora in campagna elettorale e che non abbiamo ancora vinto. Le somme si tireranno alla fine in virtù anche dei nuovi equilibri. Prima vinciamo, possibilmente già il 4 ottobre, e poi di tutto il resto ne riparliamo».

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Durante la mattinata Forza Italia ha presentato i suoi 24 candidati consiglieri, a partire dal capolista Gianni Sparacia. Nei primi tre posti dell’elenco anche Calogero Ceraldi, capogruppo uscente, e l’ormai ex civico (in opposizione negli ultimi 5 anni) Rocco Longobardi. Che ha detto: «Il gruppo di Gallarate 9.9 esiste ancora. Non ho tradito nessuno».

Completano la lista di Forza Italia Elena Armano, Giorgio Bardelli, Carlo Daniele Belletta, Stefano Bertoglio, Mariachiara Letizia Bossi, Michele Maria Caravati, Mirella Donati, Stefano Ferraro, Luca Innocenzi, Marina Masella, Roberta Fausta Maria Maurino, Maurizio Occhipinti, Gianluca Pallucchini Gnocchi, Luca Pidone, Paolo Ravizza, Edoardo Rossi, Annamaria Russo in Castano, Belinda Simeoni, Gianluca Tanda, Antonio Sozio, Emanuela Temporiti.

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