GALLARATE – Continua a far discutere il 25 aprile di Gallarate a un mese dalla polemica innescata dal sindaco Andrea Cassani con il discorso di dura critica rivolta all’Anpi. Con una mozione che verrà discussa martedì 23 maggio in consiglio comunale, il gruppo di Fratelli d’Italia «esprime piena solidarietà» al primo cittadino «per le vili contestazioni alla sua persona e quale rappresentante del Comune» e «censura il comportamento dell’Anpi di Gallarate quale entità responsabile dell’organizzazione e promozione del corteo».
La croce sui volti
I firmatari della mozione, Luca Sorrentino e Marco Colombo, ricordano che durante il corteo organizzato, «su uno striscione dell’associazione», è stata esibita la foto del premier Giorgia Meloni e del presidente del Senato Ignazio La Russa coperti da una croce e con la scritta “Non ancora liberi”. Un gesto che Fratelli d’Italia condannò già poche ore dopo l’accaduto. «Si tratta di un chiaro attacco alle Istituzioni italiane e a chi oggi le rappresenta e denota un quadro alquanto preoccupante che solleva alcuni dubbi sulla opportunità e sulla giustificazione di un simile gesto».
Presa di distanza
Ma la cosa più grave, secondo FdI, è che «a oggi non sono pervenute prese di distanza da parte dell’Anpi di Gallarate verso questi episodi». E in consiglio comunale, è evidente, la destra cerca lo scontro con le opposizioni. «Nei giorni antecedenti alla ricorrenza dell’Anniversario della Liberazione – si legge infatti ancora nella mozione – è emersa lampante in tutto il Paese che vi è una parte politica in Italia, minoritaria e sconfitta alle elezioni politiche, che ha lavorato, fomentato e istigato per instillare un clima di tensione e di odio. Con questi episodi estremisti di sinistra tentano di creare una frattura, una lacerazione politica e sociale nel Paese strumentalizzando il significato dell’Anniversario della Liberazione quale giorno di festa tutti gli italiani e non solo di una fronda politica».