Gallarate, Fondazione Bellora inaugura il centro TerraLuna per la cura dell’autismo

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Il centro TerraLuna nasce dalla ristrutturazione delle ex Bonomelli

GALLARATE – Venerdì 3 febbraio alle 10,00 è in programma l’inaugurazione del 1° lotto (piano rialzato) del centro terraLUNA, il nuovo centro all’avanguardia dedicato alla cura dei Disturbi dello Spettro Autistico voluto da Fondazione Bellora. L’inaugurazione di questa parte del centro, dove sono già accolti e curati 35 bambini, vedrà la partecipazione dell’arcivescovo Mario Delpini, delle autorità locali e regionali, dei partner del centro e delle diverse realtà che hanno contribuito alla concretizzazione della prima fase di questo progetto così ambizioso e importante. Da confermare anche la partecipazione del ministro alle Disabilità, Alessandra Locatelli.

Durante l’inaugurazione, oltre al piano rialzato, si potranno visitare gli spazi già ultimati del piano seminterrato (cucina, centro cottura e ristorante/pizzeria) dedicato ad un progetto di inserimento lavorativo. L’inaugurazione sarà anche l’occasione per assistere alla “mostra di acquerelli per terraLUNA”, promossa dall’artista Silvia Faini in collaborazione con Lions Club Gallarate Seprio, i cui ricavati saranno interamente devoluti al centro terraLUNA.

Un grande centro per una grande missione

Il centro terraLUNA nasce per rispondere in modo innovativo ed efficace ad un’emergenza socio-sanitaria che coinvolge numerose famiglie del nostro territorio e non solo: l’aumento repentino e costante dei bambini con Disturbi dello Spettro Autistico (ASD). Secondo i Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta, l’autismo avrebbe, oggi, un’incidenza di un caso ogni cinquantanove nascite. Uno scenario allarmante che genera un bisogno di interventi qualificati, non sempre disponibili.

Questa discrepanza tra domanda e offerta di cure lascia numerose famiglie sole e disorientate, sommerse da fatiche e difficoltà concrete, e incide in modo negativo sulla qualità di vita di moltissimi bambini, collocandoli ai margini della società.

Una struttura all’avanguardia

Il centro terraLUNA è il risultato della progressiva riqualificazione dell’ex Istituto Scolastico Bonomelli di Gallarate, un complesso di oltre 10.000 mq totali con 3.300 mq di verde e cortili situato nel centro della città, acquisito da Fondazione Bellora nel giugno 2018 ed ora sottoposto a un intenso processo di ristrutturazione per lotti che lo porterà a diventare un luogo di alto profilo professionale, sociale e terapeutico, aperto al pubblico ed unico nel suo genere.

L’avvio dei lavori del piano rialzato è iniziato grazie ad un finanziamento di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo, ottenuto attraverso la partecipazione ad un bando provinciale (Progetto Emblematico Maggiore, provincia di Varese, 2019), e anche grazie ad un nuovo finanziamento acceso da Fondazione Bellora.

La riqualificazione dell’intero stabile risponde a rigorosi criteri di sostenibilità e risparmio energetico e i singoli ambienti sono progettati per offrire il massimo comfort e punti di riferimento chiari alla persona fragile attraverso un uso scrupoloso di design, impianti, forme e colori.

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Tanti piani per un’offerta di cura a 360° unica in Europa

Il centro è strutturato in lotti differenti, ognuno con uno specifico obiettivo di cura e accoglienza.

Al piano rialzato si trovano la reception, la sala di attesa, le numerose stanze di cura per le terapie singole e di gruppo dedicate ai bambini, la sala polifunzionale dedicata alla formazione, alle conferenze e agli eventi e il bar/caffetteria aperto alla città e gestito in collaborazione con ragazzi autistici.

Il secondo piano, già in fase di lavorazione avanzata, ospita altre stanze di cura e laboratori d’arte e mestieri per promuovere l’inclusione sociale e lavorativa degli adolescenti e dei ragazzi. Il terzo piano sarà dedicato al condominio solidale per forme di co-housing protetto per i giovani, mentre gli appartamenti per gli adulti si trovano al quarto piano.

Il centro sarà dotato anche di una palestra e di aree per le attività motorie, di una piscina terapica, di un polo culturale con biblioteca, internet point e spazi per co-working digitale e di terrazze esterne con serre e orti didattici da coltivare insieme.

Nel seminterrato si trova il centro cottura con il ristorante/pizzeria dove sono impiegati i ragazzi autistici.

Il grande spazio esterno è aperto alla città ed ospiterà una piazza con giardini e padiglioni per le attività ricreative e culturali.

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Le best practices del progetto terraLUNA

1) La collaborazione fra ente pubblico e privato sociale per il bene comune.

Uno degli aspetti che caratterizzano le attività del centro terraLUNA è la stretta collaborazione tra l’ente pubblico UONPIA (Unità Operativa di NeuroPsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza) Distretto di Gallarate e il privato sociale Fondazione Bellora ONLUS.

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2) La creazione di un unico punto di riferimento per le famiglie

Al senso di abbandono e disorientamento vissuto da molte famiglie il progetto contrappone un’unica unità di offerta alla quale affidarsi che concentra competenze, terapie, sostegno quotidiano, ascolto, calore e tanto riguardo per queste menti diversamente straordinarie.

3) L’accompagnamento dell’intero ciclo di vita della persona con ASD

Uno dei grandi problemi delle famiglie con figli autistici è che, al compimento della maggiore età, ci si sente soli e abbandonati. Finiscono le cure sanitarie gratuite e il ragazzo/la ragazza e la famiglia vengono lasciati a se stessi, con tutta una vita da gestire e organizzare, fino al momento del “Dopo di noi”, quando cioè i genitori non saranno più al fianco dei loro figli con autismo.

Il centro terraLUNA è strutturato proprio per creare una continuità di cura e accompagnamento in tutte le fasce di età, promuovendo lo sviluppo cognitivo, l’autonomia e l’effettiva inclusione sociale dei bambini/ragazzi/adulti con ASD e contribuendo anche a migliorare la qualità di vita della famiglia che li ama e li cresce.

Un nuovo modello di intervento basato su evidenze scientifiche

Il centro applica le più evolute metodologie di approccio all’autismo, come l’Analisi Comportamentale Applicata ABA e il Modello Italiano di Intervento Precoce e Intensivo MIPIA che garantiscono una maggiore intensità di cura rispetto ai percorsi tradizionali.

Punto di forza della strategia terapeutica è il coinvolgimento attivo delle figure di riferimento del bambino/adolescente con ASD: genitori, fratelli, nonni, insegnanti, personale specializzato.

In questa chiave, la formazione gioca un ruolo fondamentale, attraverso corsi studiati per offrire alla scuola e a tutta la rete che circonda la persona autistica gli strumenti concreti per approcciare la complessità di questa sindrome multifattoriale.

Il metodo scientifico è stato sviluppato in partnership con IESCUM, Istituto Europeo per lo Studio del Comportamento Umano ed èstato sperimentato nel corso del triennio 2020/21/22 grazie al progetto “Autismo, un modello transfrontaliero di cura e inclusione”, realizzato con INTERREG Italia-Svizzera.

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Il progetto di inserimento lavorativo dedicato alla ristorazione

Nel piano seminterrato del centro terraLuna è stata creata una cucina con un grande centro cottura che servirà i pasti delle vicine RSA di Fondazione Bellora, un laboratorio per la panificazione, un ristorante/pizzeria ed un bar (arredato grazie alle attrezzature fornite dal Rotary Malpensa) aperti alla città di Gallarate. Qui, in un contesto protetto e normalizzante, lavoreranno 7 giovani con autismo, già selezionati e attualmente impegnati nel percorso di formazione, così da integrarsi nel mondo del lavoro, valorizzare le proprie risorse ed accrescere la propria autonomia personale.

Il progetto di inserimento lavorativo è stato sviluppato da Fondazione Bellora in partnership con Enaip Lombardia, UONPIA Gallarate e la società RISTORAZIONE OGGI.

Il mondo del lavoro rappresenta un terreno di crescita importante, all’interno del quale creare progetti ad hoc con le aziende, per ampliare le abilità dei giovani con ASD e costruire un pezzo importante del loro futuro.

Il progetto Abitare Inclusivo

Un altro fiore all’occhiello del progetto è la realizzazione di alloggi in co-housing che ospiteranno giovani e adulti con disturbi dello spettro autistico inseriti in percorsi di accompagnamento all’autonomia o in residenza temporanea per offrire sollievo alle famiglie. Accanto a loro, il progetto ABITARE INCLUSIVO prevede anche la presenza di giovani inseriti in percorsi di studio o lavorativo, famiglie inserite in percorsi di valutazione e di avvio alla riabilitazione di minori, personale del Centro Autismo e famiglie che aspirano ad un’esperienza di condivisione e solidarietà.

L’idea è quella di attivare un “condominio solidale” basato sul concetto di mutuo aiuto tra giovani disabili e giovani normodotati disponibili a collaborare in uno scambio di continuo apprendimento reciproco. Perché tutto questo? Per contrastare il progressivo isolamento sociale che inevitabilmente colpisce le persone giovani adulte con disabilità e per promuovere un nuovo paradigma culturale che incentiva l’apertura verso l’altro, il dialogo autentico e l’accettazione delle diversità.

Un’opera di straordinaria inclusività e condivisione che, per essere portata a compimento, ha bisogno del sostegno di finanziatori provati, etici e sensibili, consapevoli della grandezza dell’opera.

La costruzione del centro per l’autismo terraLUNA è l’inizio di un cammino che necessita di partnership, supporto e interventi di chiunque abbia a cuore un mondo migliore, che renda protagoniste le persone più fragili e le famiglie in difficoltà e che ponga realmente al centro l’importanza di un’esistenza uguale per tutti.

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