GALLARATE – La Gioeubia a porte chiuse non ha interrotto la tradizione. Sono 735 i risotti take away consegnati alle famiglie di Gallarate che giovedì 27 gennaio hanno potuto assistere in streaming al rogo propiziatorio che scaccia via l’inverno e le sue paure.
Gallarate ha vinto
A dare i numeri ufficiali dell’iniziativa, che per il secondo hanno ha coinvolto i ristoranti della città, è il vicesindaco Rocco Longobardi: «Mi fa molto piacere aver lanciato la proposta e aver visto subito il Naga che, appoggiando la Pro Loco e coinvolgendo le varie pagine social, si è attivato». Il totale è di 735 risotti venduti da 12 ristoratori che in alcuni casi si sono anche girati i clienti per far fronte alle numerose richieste. «Il messaggio più bello è sicuramente la collaborazione tra i commercianti», spiega il componente della giunta. «In questa occasione la città di Gallarate ha vinto, ed ora facciamo in modo che ogni anno si enfatizzi ancora di più questa tradizione e così anche le altre feste popolari che ci sono nella nostra città».
Le prossime iniziative
Archiviata la Gioeubia, lunedì si terrà il primo confronto dell’anno tra i componenti del Duc nel quale Longobardi presenterà una bozza di progetto che definisce ambizioso. «Insieme ad Ascom e Naga lo integreremo e lo metteremo nero su bianco, lo stesso verrà fatto in commissione Attività Produttive ed infine in una riunione con i commercianti, dopo questi importanti passaggi diventerà realtà». Sono 10 i punti all’ordine del giorno: il Calendario annuale eventi, la proposta “Vie del Cuore”, la formazione per i commercianti, il monitoraggio di tutte le attività per categorie, i progetti “Mangiare & bere a Gallarate” e “100 cose da fare a Gallarate”, mercatini a tema, l’istituzione della Fidelity card per under 18, il miglioramento della comunicazione tra i commercianti e la ricerca di una Main sponsor.