FERNO – Se la polemica «non è necessaria», il passaggio di informazioni invece sì. Riassunto: «Non so perché abbiano detto così, bastava chiedere e avrebbero avuto spiegazioni». Così il sindaco di Ferno, Filippo Gesualdi, dopo che da Lonate Pozzolo si è cominciato a mettere un po’ di pressione per sbrigare le pratiche che riguardano Sap. Si sa, la municipalizzata – che vede i due enti locali soci al 50% – è sul punto di una svolta, che potrebbe portare alla fusione per incorporazione nella multiservizi bustocca Agesp. Con un iter da seguire.
I motivi «tecnici»
Il primo step è in consiglio comunale, in cui i due soci deliberano per dare il via a un periodo di valutazione utile a prendere una decisione definitiva. Lonate l’ha fatto, Ferno ancora no. Motivo per cui il sindaco lonatese Nadia Rosa, premessa la condivisione degli obiettivi, ha alzato il pressing sulle tempistiche: «È stato stabilito – ha detto in aula – un passaggio a metà gennaio. Ferno ha rimandato alla fine del mese e poi a fine febbraio». Ora, Gesualdi prova a dare un quadro della situazione, spiegando i motivi. «Non so perché abbia detto così. L’assessore alle Partecipate (riferendosi al lonatese Angelo Ferrario, ndr) sa che i tempi sono legati ad alcuni passaggi tecnici, che sono diversi dai loro». Due, in questo caso, ovvero «l’approvazione della tariffa puntuale e la convenzione con Sap». Un modo per dire che «se mi avesse chiesto il perché di questo spostamento l’avrei chiarito, in modo da dare una spiegazione precisa in consiglio».
Stessi obiettivi
In ogni caso, «è giusto che Lonate stia procedendo secondo le sue tempistiche», non nega. Anche perché se da una parte il primo cittadino fernese ammette gli spostamenti per questioni tecniche, dall’altra ribadisce gli obiettivi. Che vanno nella stessa direzione di Lonate. E lo sottolinea: «Abbiamo tutte le intenzioni di portare a termine questa operazione e al consiglio comunale di fine febbraio delibereremo per partire con il periodo di valutazione».