LONATE POZZOLO – La maggioranza resta compatta, vota a favore e alza il pressing su Ferno. La minoranza prende atto, ma anche le distanze. E si riserva di dare un giudizio quando ci saranno numeri e cifre precise. La fusione per incorporazione di Sap all’interno della multiservizi bustocca Agesp supera il primo step e passa in consiglio comunale a Lonate Pozzolo. È successo ieri, 24 gennaio. Ora si dovrà attendere che il socio al 50% della società che gestisce i rifiuti – appunto, Ferno – compia lo stesso passaggio. Questione di tempo, ormai, così che le realtà coinvolte possano dare il via al processo di valutazione utile a prendere una decisione: si fa, non si fa. E qui è arrivata la bacchettata del sindaco Nadia Rosa, per spronare i fernesi a sbrigare le pratiche a breve (o almeno nelle scadenze stabilite). «Sappiamo che le intenzioni sono le stesse da entrambe le parti, è stato ribadito in più occasioni», ha detto. «Ma alle parole devono corrispondere i fatti».
Il pressing di Lonate
Va ricordato: questa soluzione viene considerata solo se entrambi i soci deliberano a favore. Ecco perché, ripercorsi brevemente tutti gli step, il primo cittadino lonatese ha spinto sull’acceleratore, pressando la giunta di Filippo Gesualdi. Al centro, le tempistiche: «È stato stabilito un passaggio in consiglio, che doveva essere a metà gennaio. Ferno ha rimandato alla fine del mese e poi a fine febbraio». Per quali motivi? «Non lo sappiamo e non ci interessa, confidiamo solo che si faccia il prima possibile perché è urgente procedere con lo scambio delle informazioni per la valutazione». Anche perché, ha ricordato, «le intenzioni sono le stesse e sono state ulteriormente ribadite. In questa storia il rapporto c’è ma va avanti con le parole e per ora non ci sono i fatti».
La posizione della minoranza
Dalla minoranza, qualche commento (preoccupazione) sorge. Lo ha spiegato Ausilia Angelino: «Immagino i due scenari. Il passato, con l’amarezza per il fallimento della nostra municipalizzata. Il futuro, per perseguire il miglior risultato possibile». Bene la salvaguardia dei posti di lavori, e qui sono tutti d’accordo. «Ma temo che ci sarà un aumento delle tariffe», ha aggiunto la capogruppo di Centrodestra per Lonate. In ogni caso «so che ci vuole responsabilità, perché Sap è in crisi e bisogna porre un rimedio: valuteremo passo passo». Simili le considerazioni del collega Mauro Andreoli, già anticipate in Commissione con i vertici Agesp, «che si sono presentati come una bella realtà», non ha negato. Ora, fra le osservazioni, «l’importanza di ricucire con Ferno: abbiamo visto che il rapporto è indispensabile e insieme conteremmo di più all’interno di questa nuova società». Più neutro Michele Rusconi (Grande Nord): «Si danno per scontati gli aumenti delle tariffe? Aldilà di partire con questa idea, si dovrebbe dare una certezza ai cittadini in merito, questo interessa: o non si paga di più o lo si fa sperando sia contenuto». A chiudere, Claudia Fraccaro del gruppo misto: «Pensiamoci bene, perché una volta sciolto si perderanno delle opportunità».
I vantaggi
A ribadire i vantaggi di questa ipotesi, l’assessore Angelo Ferrario (Bilancio): «La fusione per incorporazione consentirebbe a Sap di ottenere delle economie di scala». Inoltre, cavallo di battaglia, la possibilità di sfruttare Neutalia per lo smaltimento rifiuti, «con costi di trasporto ridotti e prezzi di favore grazie alle tariffe agevolate». E ancora: «Pensiamo che crescere sia fondamentale per la società, diventando più efficienti e competitivi». Il punto fermo dei posti di lavoro ha avuto le conferme che cercava. Inoltre, ha precisato che «la fusione per incorporazione non è un fallimento per una società ma è un gesto di lungimiranza, per ottimizzare spese e ottenere migliori performance». Mentre sulle tariffe ha aggiunto: «È svincolato dalla fusione, ma dipendono da molti altri fattori. E, anzi, potrebbe anche portare a un minor aumento grazie al risparmio dei costi».