GALLARATE – La Lombardia in zona rossa costringerà il Comune di Gallarate a mettere in atto un secondo piano di aiuti. Ne è convinto il sindaco Andrea Cassani, che ieri sera ha partecipato al flash mob dei commercianti (nella foto) e che già questa mattina era alla sua scrivania per cominciare a studiare come e dove intervenire per tamponare le emergenze di carattere sociale ed economico che un secondo lockdown renderanno ancora più acute.
Di nuovo “A tutto gas”
La scorsa primavera il consiglio comunale di Gallarate aveva approvato “A tutto gas”, un Piano di aiuti diviso in tre filoni (genitori, aziende e sostegno) dal valore complessivo di 3,7 milioni tra contributi economici concreti e taglio delle tasse e delle rette. Ora l’amministrazione si prepara a varare una seconda versione aggiornata. «Questo lockdown sarà per molte attività il colpo di grazia», dice Cassani, pronto a utilizzare parte dei contributi non erogati e altre risorse che l’amministrazione sarà costretta a trovare nelle pieghe del bilancio per sostenere cittadini e imprese gallaratesi. Ma come? «Stiamo cominciando a ragionare in maggioranza sulle soluzioni migliori da adottare. L’obiettivo è provare a confrontarsi anche con le minoranze sperando che questa volta utilizzino un atteggiamento diverso dallo scorso aprile. Se vogliono collaborare il loro contributo è ben accetto, se ci saranno ancora fughe in avanti sappiano che non siamo disponibili a farci prendere in giro».
Il Fondo fiducia
Nel frattempo il primo cittadino ricorda ai gallaratesi che è ancora aperto il Fondo Fiducia che garantisce fino a mille euro per chi ha perso il lavoro a causa dell’emergenza Covid. I dettagli nella slide sottostante. Al momento è stata utilizzata circa soltanto la metà del fondo e la domanda si può presentare fino a fine dicembre.
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